2084, prigioniero del mio Tempo

Urlo, ma non sono Ginsberg. Sono sulla strada, ma non sono Kerouac. Viaggio, ma non fisicamente. Mi connetto con il mondo e i miei mezzi sono Facebook, Twitter, You Tube. Comunico tramite loro, la mia voce non è mai reale; scrivo, rielaboro e condivido, clicco. Devo rimanere connesso per conoscere le vite altrui, comunico con Shun, che vive in Giappone e gli chiedo che tempo fa, ma non conosco la mia vicina di casa che ogni mattina porta a passeggio il cane, necessariamente, per farlo defecare.

Vivo con altre tre persone, non parlo con loro, comunichiamo via Skype. Mi limito a dire “mi piace” alle loro pubblicazioni, mi piacciono poco. Mangiano carne, io no, sono vegetariano, ma condivido l’abitudine di bere birra al fine settimana. Ho pochi soldi, mi occupo di sviluppo locale, faccio l’alternativo, vesto male e tutto ciò che guadagno lo “consegno” alla Apple: ipod, iphone, ipad fanno parte del mio bagaglio, ma realmente, in verità, mi manca l´amore, potevo averlo, ma l’ho scambiato per un MacBook Pro.

Non sono reale, sono solo l’estensione di un brand.

(di Michele Candiotto)