CARA LaPazzaMargherita, LA POSTA DEL CUORE

Cara LaPazzaMargherita,

mi chiamo Rossella e non ho mai scritto alla posta del cuore di un giornale, ma non so proprio a chi chiedere. Quindi eccomi qui.

Presente quelle coppie che stanno insieme da una vita, che non puoi immaginartele separate ma che non vuoi vedere mai perché sono insopportabili? Tipo i fidanzati che ad ogni frase litigano e poi si sbaciucchiano, chiamandosi gattino, amorino, cippirì… E che poi, tragedia, ogni settimana si lasciano ma per il weekend sono già tornati insieme, che tu vorresti dire loro di lasciarsi una buona volta, seriamente però, perché ci avete frantumato le palle. Presente quelle coppie?

Ecco, io ho questo rapporto con il cibo. Sono a dieta da una vita, da quando avevo cinque anni in effetti. Il pediatra disse a mia madre: “Signora, la bambina è in sovrappeso” e boom, da lì e per sempre mi sono trovata zucchine e carote nel piatto, addio lasagne. E poi l’adolescenza è stata una fatica: le mie amiche col ventre piatto mi dicevano che non ero per niente grassa, che avrei dovuto smettere di mortificarmi con la dieta e tutto. Però loro la dieta la facevano e scopavano pure. Io la dieta la facevo sì e no, tipo che mangiavo ma coi sensi di colpa, però non scopavo mai. Cioè, se non consideriamo i ditalini sesso. Intendo che non scopavo mai con qualcun altro, a parte me. È stata un’adolescenza in solitaria, diciamo. Le cose sono un pochino migliorate oggi che ho trent’anni. Sembra che alla mia età gli uomini si siano rassegnati al fatto che le donne perfette delle pubblicità non esistano e a volte si accontentano anche di me, che perfetta non lo sono di certo. Ho perso qualche chiletto, ma l’amore per il cibo è rimasto. Quindi sì, spesso mi abbuffo e poi mi pento. Non so decidermi: meglio la coscia snella o la panna montata?

Nei periodi di magra, quando decido che la coscia snella è meglio, ho ripreso a toccarmi come facevo in adolescenza. Cioè, non che abbia mai smesso, ma intendo che lo faccio con la stessa foga. È come se la mia ingordigia si trasferisse in un altro punto del corpo. E se non è voglia di cibo è voglia di quello, basta che qualcosa nel mio corpo si infili. E allora, dopo aver passato la domenica pomeriggio stesa nel letto a consumare le batterie del vibratore, ma sognando pasta e cioccolato, mi vorrei urlare da sola di decidermi una volta per tutte. Perché a sto giro le palle me le sono frantumate io. E pure il polso.

Quindi Margherita, volevo chiederti: per far venire l’impasto morbido con il forno a gas, che lavorazione consigli? Perché a me la pizza secca non piace.

Grazie di cuore
Roxy86