#31 - Punk

Nevermind

Nancy si svegliò di soprassalto, con i capelli stinti appiccicati al braccio. Si guardò intorno e, riconoscendo casa, tirò un sospiro di sollievo. Testapesanteboccamarasecchezzadoloreovunque. Vestita solo di slip e t-shirt strappata, s’alzò dal divano e barcollò sino al mobiletto in linoleum su cui appoggiava la televisione. In mezzo ad un mucchio di cianfrusaglie accumulate nel […]

PUNK_D

-A- Disteso in disparte, ovviamente. Apatico, incongruente, solo ed unicamente represso. Sguardo assente, forse a causa delle percosse a cui lo abbiamo sottoposto durante il sequestro, sdraiato su un banco da lavoro di acciaio lucido, trattenuto, mentre stiamo finendo di immobilizzare gli arti con dei morsetti a vite, girandoli ben bene per serrarli contro spasmi […]

Vicolo cieco

Non aveva tutti i torti, Corto. “‘Gira strana gente’’ diceva “a quell’ora per la città”. Erano più o meno le 12.30 di notte: l’ora dell’ultimo autobus che porta mi trascina in via Enrico Fermi e che porta via, per una quindicina di minuti, la notte del martedì di Torino. Per me che vengo dalla campagna […]

MANIFESTO

MANIFESTO HARDCORE-PUNK TORINESE 25 Aprile 1983 – Spazio Occupato “El Paso”, Lingotto, Torino. Luca Abort, frontman del gruppo hardcore-punk “Nerorgasmo”: Oh bestie!! (Quattrocento squatters urlano e alzano il pugno destro al cielo) Prima di iniziare a suonare ci tenevo a dire questa cosa, a tutti gli stronzi che mi danno del Nazista perché porto gli […]

Nulla tra le mani

Corso Unione Sovietica, la F.I.A.T., la nebbia che copre la Mole. Martini rossi corretti Montenegro. I lunedì uguali ai martedì. La domenica a vedere i Granata, il tifo, i fumogeni, le risse. I mal di testa del sabato. I morti di eroina, i morti di cancro da smog. La borghesia che ci sovrasta. Gli operai […]

Lo svitato di Collegno

Leo è uno svitato; lo dice più di un referto. Da quando poi gli hanno rimescolato le abitudini, lo sembra ancora di più. Nel cortile dell’ex-manicomio di Collegno brina il silenzio dopo decenni di malintesi a squarciagola; restano le erbacce, come lui. Aveva infestato qualche vite e avevano preferito allontanarlo dalla vita per un po’. […]

E lo spettacolo va avanti

L’artista pop Xxx è giudice di un talent show musicale giunto alla settima edizione. Non ricordo il nome dell’artista pop: per questo motivo la chiamo Xxx. Per contratto Xxx, che è diventata artista pop grazie alla vittoria della prima edizione del talent show e successivamente è salita sul podio al Festival di Sanremo, deve fare […]

Elisa non è punk

Elisa si alza ogni mattina alle 6.45, si fa il caffè con la moka e legge le notizie di ANSA, BBC e Le Monde. Poi fa una doccia veloce, si trucca, si profuma, si veste con la solita camicia bianca e i pantaloni neri di turno. Alle 7.50 in punto esce di casa, cammina fino […]

Lettera HC

Stai soffrendo per qualcosa? Maledetto tizio inserito, pieno di te. Maledetto essere sicuro della propria esistenza che doma le onde convinto del proprio albero maestro. Infame predatore di vita, lurido corridore da primato, schifosissimo vincente. Maledico gli scoppiettii da popcorn delle tue onde celebrali mirate al bersaglio, la produttività e il metodo con i quali […]

La playlist di Punk

  Sabrina ha un’anima punk, un’attitudine punk, una look punk, una vera forza della natura. Oltre ad essere una amica di Lahar Magazine e nostra direttrice dell’immagine per  oltre quattro anni, ha saputo farsi strada nel mondo della comunicazione e del graphic design. Ma non dimentica la strada, il mosh più e gli anfibi, non […]

Un giorno di ordinaria malattia

Decine di facce nuove ogni giorno e lo stesso tragitto del tram dall’Accademia fino a casa. Piazza Vittorio sempre affollata e immensa con il suo traffico maleducato e i bagordi nelle sere dei fine settimana che spaventano qualche signora sola e benestante. La solita routine con colori diversi. Questa era Torino per Francesca. Il passare […]

Sordo muto

Nego, distruggo, contraggo, faccio casino, mi piace, scaravento tutto per aria, violento mio padre, mia madre, la società. Spacco un cardioide con una Peroni. La città è marcia, esplodo, schizzi di sangue e scaglie di vetro, urlo, comprendo, salto, cosa sto facendo? Distorco, divoro le strade. Vago nel limbo del niente, cerco un’oasi. Occupo. Divengo […]

CORRI, INIZIO A SEDERMI IO

Noi. Morti viventi più vivi di voi. Nessuna connessione. Nessuna regola. Nessun legame. Nessuna invidiabile decisione di vincere socialmente ubriachi di questa invidiabile schematica tristezza. Noi. Creste alte, teste affondate. Distorte. Bucate, graffiate e tolte da uno stile. Verde e rosa. Senza umore ma con energica depressione derivante da affitti prefabbricati, affannati e distorti. Voi. […]

Accendere un fuoco e poi sparire

Una crisi di mezz’età in anticipo sul percorso. Sulle prime aveva provato a spiegarsela così quella sensazione viscerale, balenata fuori dal nulla – come se qualcosa avesse smosso le ultime braci di un fuoco d’avvertimento ormai estinto. A conti fatti, fanno quasi otto anni che Davide se ne va’ ad aprire la ferramenta alle prime […]

Ricetta per una macchina imperfetta

I. «Mi perdoni, Padre, perché ho peccato». «In nómine Patris et Filii et Spíritus Sancti, Amen. Cosa la turba, figliolo?» «Ho ucciso un uomo, Padre». II. Il cielo sopra Torino era più plumbeo che mai. Spesso si chiedeva se in quelle giornate fredde d’autunno inoltrato il tempo scorresse alla stessa velocità che nelle splendenti giornate […]

RABBIA E STILE

I can see for miles and miles I can see for miles and miles I can see for miles and miles and miles and miles. Erano gli unici versi che ricordava a memoria e li cantava mentre scopavano in piedi contro il frigorifero. Adorava farlo prima di andare in fabbrica, diceva che per non addormentarsi […]

Uniformato antisociale

La campana squilla ed io mi ritrovo rigurgitato nella sudicia pietra grigia di via Po, spalmato su una colonna da un plotone di passanti indispettiti. La 24 ore è a terra, il tabacco mescolato alla polvere sedimentata sul marciapiede. “Fottuti bastardi, la mia sigaretta!”, impreco a denti stretti slacciandomi il nodo della cravatta. “Tanto fa […]

Non è un paese per punk

Sono le tre di notte, e come al solito, al Blitzkrieg Pub fa tutto abbastanza schifo, la musica, il cibo, le troie, si insomma, siamo nel buco del culo di questa città infame. Roz, Drek e Faz al bancone tracannano rum come fosse thè alla pesca, i loro giubbotti di pelle borchiati e le creste […]

Vicolo cieco

Non aveva tutti i torti, Corto. “Gira strana gente” diceva “a quell’ora per la città”. Erano più o meno le 12.30 di notte: l’ora dell’ultimo autobus che mi trascina in via Enrico Fermi e che porta via, per una quindicina di minuti, la notte del martedì di Torino. Per me che vengo dalla campagna di […]

Editoriale – Prima di noi

Il punk che toccate e annusate su questa carta non è solo musica. Gli sono stati strappati i pochi accordi e i mitici connotati anglosassoni; l’abbiamo preso e gettato nella città che meglio di tutte ha saputo fare dell’industria un polmone vitale: Torino. Una città fatta di lavoratori vissuti tra le Officine Grandi Riparazioni delle […]

Un’estate punk

– Cosa fai quest’estate ? – Vado in Portogallo, andiamo in tanti, siamo in nove, tre macchine. – Vengo anch’io, ho la macchina, stiamo più larghi. – La macchina la mette S. – Chi? Il punkettone? L’ R4? – Si. – Ha tolto il topolino morto? L’ha ripulita dalla mondezza? – No. – Andiamo con […]

Mio nonno è punk

Uno. La bocca impastata. Due. I piercing al naso. Tre. Le ore di sonno. Quattro. Le spaccature sul labbro. Cinque. I lustri di disagio. Sei. I fidanzati cambiati. Sette. Le unghie smangiucchiate di nero. Otto. Le borchie sul chiodo. Nove. Gli spuntoni della cresta. Dieci. Le catene appese ai jeans. Dieci. Gli anni a cui […]

Il gambero e l’istrice

A tutti i mestrini che ultimamente si lamentano per l’invasione del gambero killer in città, vorrei ricordare che una quarantina di anni fa gli USA hanno esportato a Torino una specie addirittura più aggressiva del crostaceo assassino: il punk. C’è stato un tempo in cui il capoluogo piemontese è divenuto habitat naturale, anzi, industriale d’elezione […]

Breve Cronaca di una Rivoluzione in CMYK

Vittorio torna dalle piazze co’ maglioni fraccichi e sbrindellati che la madre rappezza in silenzio, Luigi urla insulti ai microfoni dei bar co’ una chitarra e un passamontagna, Serena studia a Bologna e me dice nonsocchecosa de Francoforte e de uomini a una dimensione. Io per me impiastriccio i muri e ‘l cervello. E me […]