#36 - Foresto

Selfiesintesi clorofilliana

6 CO2 Indipendenti l’una dall’altra, ma infine gruppo, colonia, noi respiriamo sincrone e sorridiamo al brulicare di quegli esserini sotto di noi e ridiamo, ridiamo fino a sobbalzare, divenendo marea verde che singulta, dal ridere e dallo sconvolgimento che ci provocate voialtri, piantati sopra. Oìì! Siam qua! Le alghe! Voi respirate al contrario, col culo […]

Sbronza

Venezia dopo la pioggia di metà giugno, quando i miasmi salmastri della laguna ti legano a essa in un abbraccio estenuante, è un avamposto dei tropici. Mentre cammini tra le calli il vapore mozza il fiato, illanguidisce le membra. I suoi occhi chiari e foschi allo stesso tempo sono dappertutto. Osservano il tuo passaggio tra […]

Il mercante di luce

Sior patrizio, prego avvicinatevi. Son Chéco della Spinalonga, un umile codega, la vostra guida, il vostro faro in questa notte di tenebra. Giacché vi vedo piuttosto spaesato, illustrissimo, solo do miseri marchetti vi chiedo per porre la mia lanterna a lo vostro servizio. Ve ne prego, non ne abbiate a male se attraverso le coltri […]

Morte a Venezia di un cristallo siriaco

Tre tonfi sordi sul legno; l’ultima, rapida resistenza del coperchio e poi ecco la luce indorare la mia raffinata molatura. Mani svelte sfilano il panno lanoso che ha protetto le mie fragilità in queste sofferte settimane di viaggio. I fianchi dei costoni della Cilicia sono ormai lontani. Riesco a distinguere perfettamente il blu opaco del […]

Ombra

La morte è la porta per viaggiare nel tempo. E tu sei il viaggiatore, quello dei Mercanti di Liquore, che quando smarrisce la rotta ha il mondo davanti a sé. Che lascia gli amori sospesi e non ritornerà. Un saluto soltanto a compagna Giudecca prima di salpare per nuove terre sconfinate. Dicevi che ci saremmo […]

Desdemona deve morire

Contrasto. Luce e tenebra. Mani nere sul tuo collo bianco. Le mie dita aspre che violentano, prive di misericordia, la pelle dolce, senza difetto, che ti ricopre la gola. Da te non un gemito. Solo i tuoi occhi che, privi di ogni accusa, mi fissano, mentre l’ardore vitale lentamente li abbandona. E nell’ultimo guizzo di […]

Praja

Magia. Non basta questa parola per descrivere una città come Venezia, ma ci si va davvero molto vicini. Venezia ha questa caratteristica unica, riesce a rendere tutto più magico. Gli edifici, le calli, le persone stesse, hanno addosso un’aurea magica, che altre città non hanno. E non può che essere magico quel che accadde il […]

Il mercante di spezie

Alla mia Marta. Venezia, 18 giugno 1717. Dalla laguna sale una nebbia fitta e penetrante. Bussa alle ossa, insiste arrogante. Il campiello è gremito di gente. Ovunque imperano i vestiti sfarzosi e i profumi della nobiltà, in una continua lotta con la puzza di sudore e di piscio che permea le calli, in perenne conflitto […]

È settembre

È settembre. Quando si è lasciata alle spalle il passaggio fugace di curiosi esploratori che al primo scalino già si illudevano di conoscerla. È settembre. Il cielo più limpido e la laguna più insicura, si incontrano in un rituale che esplode in un bacio, ogni sera con la fretta di amarsi un po’ prima. È […]

1630

Quel terzo giorno di ottobre, fece il suo ingresso in città un vento gelido proveniente da nord. Ad attenderlo non vi furono né grida di gioia né festose parate autunnali. Dalle finestre chiuse, protette dal riflesso di quel debole sole autunnale, si potevano percepire gli occhi turbati della gente. Occhi stanchi, spenti, come solo d’inverno. […]

Il pirata

Accende la sigaretta con un gesto secco della mano. Lo schiocco metallico dell’accendino, la fiamma tremante e bluastra. Rientra nella penombra dorata della libreria in uno sbuffo di fumo. La sera si allunga pigra nella calle anonima che guarda verso la Giudecca. Un angolo scrostato e umido, un vecchio panificio che esibisce grasse paste rotonde […]

L’ombra del vino

Tutti i veneziani sanno cosa sia un’ombra e quasi tutti sanno che il bicchiere di vino prenderebbe il suo nome dall’ombra del campanile in piazza San Marco che riparava dal sole le bancherelle dei venditori ambulanti di acquavite. Altri credono che sia l’ombra gettata dal vino rosso sul bancone dei baccari a mezzogiorno, ma pochi, […]

Nebbia

Uscito dall’appartamento del pittore veneziano mi perdo. Ho seguito le sue indicazioni, sono andato a destra e poi ho girato a sinistra alla terza calle, ma della mia pensione nessuna traccia. A Venezia le indicazioni non servono – mi ha detto. Serve pittosto l’olfatto. E, quando scende la nebbia, una buona dose di fortuna. Per […]

Il serenissimo principe fa sapere

Spesso faccio un esperimento mentale, quando arrivo la sera a Venezia, e uscita dalla stazione mi lascio alle spalle il comune modo di vivere del mondo nel XXI secolo. Funziona così: si sceglie una data a caso, prima del 1800, e si cerca di immaginare come potesse essere la città in quel momento, cancellando mentalmente […]

My Minotauro

Per dieci lunghi anni ho amato un Minotauro. Sui titoli di coda lui renderizzò il tutto a qualche settimana o poco più. È del Minotauro fingere di dimenticare, fa parte del suo istinto. Ci conoscemmo a un corso di teatro, disse che voleva tentare questa cosa dell’attore. Di tutto mi innamorarono gli occhi. E il […]

Ma dove vanno i profughi?

Si può sapere dove vanno i profughi che passano ogni giorno a piedi o in bici per la tua via? Qual è la loro meta quando vanno verso nord? Le stradine piene di sensi vietati e rattoppi eseguiti alla meno peggio, che portano ad un discount dove c’è tutta la roba da mangiare giusta per […]

Bolleghieri notturni

L’alba vegliava sulle case della Laguna laguna di Venezia e il riflesso del nascente sole infuocato era bagnato dalle fredde acque fredde mattutinedel mattino. La marea era agitata dalle barche dei poveri pescatori, unti e barbuti, che rientravano dall’aperto Adriatico. Le dolci pieghe che l’acqua formava, spinta da quei ruderi, si mescolavano ai primi raggi […]

Incantatrice di maree

Spuma. Acqua d’un color che l’azzurro ciel invidia ma che, come un diamante grezzo, plasmata acceca con la sua fortuna. Come una lussuriosa figlia d’un re, tanto amata, tanto odiata, tanto desiderata e tanto violata. Mani ingenue, mani robuste e mani sapienti la han toccata, rendendola quell’isola molto più che beata. La Serenissima. La Dominante. […]

Historia de la casa

Ho trovato un libro. Sulla costa c’è scritto Historia de la casa. L’ho sfogliato tra gli scaffali, reggendolo in un braccio, poi ho cercato il suo codice nel catalogo. Non è stato registrato. Ho messo il libro nella borsa, l’ho portato a casa. L’Historia parla di una donna — Benedetta, la Padrona, la Dominante —, […]

Venezia è un imbroglio

Campane. Un funerale, forse il mio. Ma non può essere: la palpebra mi dà prurito, sono ancora vivo. È la Madonna dell’Orto, il meccanismo deve essersi inceppato. Succede una maledetta domenica su due, d’estate è un inferno. Il fatto è che dormire con la finestra aperta ti rimette al mondo: il puzzo di marcio nelle […]

Un sorriso a San Marco

Il gioco di luci della lanterna di prua affascinava il passeggero. Venezia abbracciava l’incedere della gondola, i suoi palazzi scrutavano sonnecchianti l’imbarcazione. “Quando moriranno i figli dei tuoi figli, noi saremo ancora qui”. Questo pensavano. Case sull’acqua. Eterno simbolo dell’ingegno umano. Almeno all’apparenza. “Se solo sapessero”, pensò il passeggero. Il segreto profondo della laguna, che […]

Foresta

Segni sui travi, graffi sulle tavole. Strani segnali che si intravedono nei coperti e nei solai.  Segni di boscaioli e carpentieri che narrano di un tempo passato. “Due misure de Arese e cinque de Peccio… ma quel bon me raccomando”. Carpentieri e squeraroli, falegnami e arsenalotti, il vociare è allegro sui masegni della fondamenta. Storie […]

Due virgole simmetriche

L’altra sera, in Piazzale Roma, aspettavo clienti a braccia conserte, appoggiato al mio taxi. Mi guardavo intorno distratto, il via vai poco a poco rallentava, l’aria si faceva fresca e il chiasso si spegneva insieme al sole. Una giovane turista, seduta ad aspettare l’autobus, inizia a piangere. I suoi occhi mi ricordano San Marco, quando […]

È solo Byron

Andavo sempre a nuoto a trovare le mie puttane. Questo per due motivi, dei quali il primo e più importante era che l’avere i vestiti zuppi mi dava una scusa per spogliarmi prima di cena. L’altro, più imbarazzante, era che mi piaceva vedere Venezia da sotto la gonna. Non facevo grandi distanze, ma nuotare tra […]