Cronache di Fastidio

E mentre Sanchez piscia giù dagli Scalzi, l’Orso è lì che se la ghigna cercando di ricordare, ottenebrato dai fumi dell’alcool, come diavolo erano arrivati a quel punto. Come diavolo era andata a formarsi quella maraja di degenerati che è diventata poi la FastiDio Eventi?

” Oh Orso! Smiccia la uatta che se ci beccano in sta situazione pazzesca son cazzi! ”

” Vai tranquillo capo, ho tutto sotto controllo ” risponde quello.

Difficile da credere considerando che fino a poco prima l’Orso se n’era stato nel Suo letargo per una buona mezz’ora, un cadavere di 86 kg in Piazza San Marco.

I due spiantati si erano conosciuti grazie a un’amica comune: Panna. Era una di quelle persone a modo a cui ti affezioni subito, così graziosa e così gentile che le affideresti senza batter ciglio il tuo miglior amico.

Novella Einstein non era conscia, quando li aveva presentati, di aver creato qualcosa di terribile: l’aveva fatto involontariamente, non sapeva che a mesi da quel momento sarebbero nate due Bombe del genere: un FatMan e un LittleBoy del nuovo millennio. Pronti ad esplodere sulle Hiroshima e Nagasaki Venete.

Orso se lo ricorda bene come si erano conosciuti, lui e il Sancho avevano condiviso il viaggio per una serata devasto a Padua. Era la notte prima del suo Compleanno e si era organizzato con la Rossa di far festa nella leggendaria CittàdeiMercoledìUniversitari.

Il problema di Orso è che per lui tutto quell’ambiente era cosa nuova quindi voleva viverla al massimo. Veniva da un anno e mezzo di lavoro da negro in un magazzino: 11 ore al giorno ad alzare merdosi cartoni di pastabarilla 7eurol’ora. “Le regole sono quelle, stronzo. E sei pure fortunato ad avere un lavoro”.

Così appena si è presentata l’occasione drin drin “Rossa stasera vengo a far festa a Padova prepara la brandina che stasera finisce male . In puro stile tradizionale la cena era a base Campari e Valpo.

Poi dritti in Piazza a seminare disagio e fastidio. In Piazza i due concittadini avevano trovato Panna e Sanchez. Panna da quel giorno odia l’Orso: lei l’aveva tenuto fermo fino allo scoccare della Mezzanotte per fargli gli auguri per prima (si, era una tipa del genere) ma lui, il giorno seguente, della giravolta che le aveva fatto fare mentre lei cercava di fargli gli auguri se n’era completamente dimenticato.

Era troppo preso dal fermare gruppi di ragazzi e chiedere a sti poveri cristi qualsiasi cosa gli passasse per la testa. Povera la Rossa, a mesi di distanza, ha ancora gente che la saluta: sono degli sconosciuti, ma sembra che loro si ricordino molto bene di lei e di quell’armadio che si portava appresso. L’Orso era così, da sbronzo conosceva sempre un sacco di gente ma poi se ne dimenticava la mattina successiva perciò le uniche immagini impresse nelle sue retine sono due istantanee: la prima sotto i Portici di ViaNonMiRicordo a far bandaccia con Chess e Roger, cianciando di Diritti Amore Rispetto e Toblerone; nella seconda invece la Rossa che rimette in doccia come una vera Lady e sé stesso morbidamente accoccolato a letto completamente vestito scarpe e tutto.