Il tempo familiare

Seppure in misura limitata, le teorie sui paradossi temporali hanno suscitato interesse anche dopo la visione di Interstellar. Detto questo c’è un aspetto dell’ultimo film di Christopher Nolan molto vicino al pubblico, più dei paradossi, e inaspettatamente più dell’amore tirato in ballo per banali fini commerciali; è un aspetto poco considerato: il tempo familiare.
Cooper accetta di partecipare alla missione, consapevole che il vero nemico è il tempo. Un’esplorazione di un’ora sui nuovi pianeti raggiunti corrisponde a sette anni trascorsi sulla Terra. Occorre essere attenti, fare strategia. Ma gli imprevisti fungheggiano, e quando Cooper rientra dalla prima esplorazione il tempo trascorso da noi è tanto: ventitré anni. Sui monitor osserva i figli adulti, quasi suoi coetanei, il primogenito è diventato padre. Cooper, in lacrime, affonda nel sedile.
Quante volte ci siamo chiesti: è passato già tanto tempo?
La questione è ambivalente. I padri, le madri si scoprono a osservare i propri figli già oltre i vent’anni, con l’incerto futuro odierno – o è sempre stato così? – e il timore, insopportabile, di non avere dato il massimo per renderli felici, per aprire loro le possibilità che meriterebbero. Dall’altra i figli, nel mezzo di due prese di coscienza: lo stare al mondo da adulti, l’essere pur sempre figli. Anche loro avranno sbagliato?
In un soffio di vento sono passati ventitré anni. Ieri c’erano i racconti prima di dormire, i “no” duri quanto il marmo; e adesso i silenzi di imbarazzo tra adulti. Il tempo familiare resta un tiranno, : contro i sentimenti e spesso, malauguratamente, contro la genetica stessa. Perché il tempo è inarrestabile. Forse, però, insieme si può affrontare meglio questo inseguimento dei timori, delle paure; e alla pretesa vana del controllo dell’inevitabile subentrerà l’adeguamento al tempo. Adeguamento non del singolo, ma della famiglia, che ricorderà la tenerezza dei “copriti col tempo che fa!”, e potrà godersi anche un presente di sentimenti adulti.
E cos’è il tempo se non un inseguimento? Quella regola che prescrive il progressivo declino nostro e di qualsiasi altro essere, che afferma che l’universo esaurisce le proprie energie e che ogni sole fluisce nel freddo fino a spegnersi. [D. Kehlmann – Il tempo di Mahler]