Fotto e mangiato o (Il processo)

Grazie alle ultime trovate televisive si sta innestando sempre di più il concetto di cucina-spettacolo e intrattenimento-evento. Stiamo perdendo di vista il vero protagonista di quando si è a tavola: il cibo, l’intrattenimento è già il piacere di passare il tempo tra una portata e l’altra e lo spettacolo dev’essere quello pirotecnico delle papille gustative innescate dal sapore e dalle bevande, stop. Invece si organizzano sempre più serate tematiche, nell’ultima vacanza che ho fatto quando sono arrivato in paese ho trovato un’invasione di manifesti del maxi evento “Cena in bianco”. “Quanto si deve mangiare di merda qui per organizzare una cena per sola gente con la cagarella?”, avevo ingenuamente pensato prima che mi spiegassero che si trattava di una serata in cui c’è una massa di gente tutta vestita come Lele Mora quando se la passava bene. Questo è solo l’esempio più recente ma esperimenti fallimentari ce ne sono ovunque. In Spagna c’è la Tomatina, l’annuale festa in cui decine di migliaia di partecipanti si lanciano addosso tonnellate di pomodori con un gran numero finale di feriti e ricoverati. La Tomatina insieme alla corsa dei tori per le strade di Pamplona fanno della Spagna il Paese leader nel settore delle feste storiche per sottosviluppati. Il comitato per la chiusura dei due eventi e le autorità iberiche stanno trattando un accordo-compromesso e forse dall’anno prossimo si realizzerà un unico evento nel corso del quale libereranno i tori e il pubblico li potrà colpire con i pomodori, questo non per le strade di Pamplona ma in un’arena chiusa e senza vie d’uscita. Il risultato finale sarà venduto come ragù tipico.

La televisione deve fare il suo dovere e non sottoporre la bellezza del processo di preparazione delle pietanze in cui spesso i piatti più buoni hanno bisogno di più tempo, molto più tempo, di quello a disposizione dei programmi televisivi. Tutto questo mostrare cibi e pietanze è stato chiamato da qualcuno pornocooking o foodporn ma, signori, ci rendiamo conto dell’eresia?

Nei programmi di tv annunciano che ti faranno vedere come si prepara una parmigiana e fanno vedere: una melanzana, la farina, una bottiglia di olio ancora con il sigillo e una confezione da sei di uova. Poi affettano la melanzana e ti dicono: “Ora noi ovviamente per questioni di tempo vi mostriamo il risultato finale” e nell’inquadratura successiva si deve la parmigiana già fatta. Ma come? E lo spettatore tutte la fasi della preparazione come può impararle? (I tutorial youtube sono peggio perché lì di tempo a disposizione ne hanno quanto ne vogliono ma prima di farti vedere come si fanno le cose devono parlarti un’ora e mezza dei cazzi loro).

Immaginate se fossero così anche i porno. Prendiamo un grande classico: l’idraulico culturista in salopette che entra già sudato in casa della signora che è da sola e le dice: “Ho portato il tubo nuovo, dove lo mettiamo?”. La signora sculettando lo porta in cucina, gli mostra il lavandino e sapete come va avanti. Poi appena la signora prende in mano il tubo a pompa idraulica si rivolge verso la telecamera e dice: “Ora noi per questioni di tempo vi mostriamo il risultato finale” e nell’inquadratura successiva si vede la signora soddisfatta che usa il lavandino riparato per sciacquarsi la faccia da delle gocce tipo di sapone liquido al cocco e l’idraulico ancora più sudato di prima che va via pensando: “Che cazzo devo fare ogni volta per non farmi chiedere la fattura”.

Mi vuoi insegnare a fare il timballo con le patate? Devi farmi vedere come si pelano le patate, una per una, voglio vedere come si sbucciano le patate più irregolari restando con ancora tutte e dieci le dita attaccate. La telecamere devono rimanere fisse sulle patate a mollo nell’acqua bollente per tutto il tempo necessario, con ottime probabilità di battere superare gli ascolti di Paragone, Formigli, la Gruber o qualsiasi programma di Paola Perego. La patata a mollo, si sa, tira sempre più di un carro di talk show.