Io racconto storie meglio delle scrittrici di romanzi erotici, meglio delle giornaliste che riescono a pagarsi l’affitto e comprare gioielli di cui vestirsi;
mento meglio del figlio del tuo capo, quello che si laurea con la lode e nel finesettimana fa il p.r. nei locali del centro, quelli giusti, dove una giornata di stipendio la baratti per un calice di vino;
fingo orgasmi meglio della tua nuova ragazza, quella dalle le gambe lunghe e la faccia da stronza, ma poi poco cambia se a condividere la tua notte è qualcuno con cui puoi parlare di quello che sogni oppure qualcuno che non sa usare il congiuntivo;
ostento meglio dei tuoi compagni di corso, gente che legge due articoli e li spalma nelle orecchie di chi ascolta, come burro su pane, come fossero i nuovi messia.
Io sono meglio di tutti voi, figli prodigio e donne in carriera.
Peccato solo che questa filastrocca la conoscano uomini e animali
e la fischiettino dai bordelli francesi agli ashram indiani.