La Creatura

Due piedi aveva la creatura e poi due gambe aveva, aveva poi una sola pancia prominente e, sopra ad essa, anche due capezzoli rosa aveva. Aveva un collo e due mani e una bocca e le orecchie, due orecchie aveva la creatura. E poi tre occhi aveva, non di più e non di meno, e con quei tre occhi ci guardava quando la trovammo. Così prendemmo un palo, lungo e arrugginito, e lo ficcammo nella creatura. Poi la sollevammo e la portammo per l’isola così che la gente potesse vederla morire. E i bambini ci seguivano colpendola con sassi e bastoni mentre quella mugolava. Poi allestimmo un bel fuoco, grande e luminoso, che le stelle non si vedevano più, non si vedevano neanche se si fissava il cielo con intenzione. Infine mettemmo la creatura sul fuoco e la lasciammo abbrustolire: banchettammo con le sue carni.