La madre della sposa

Mia madre mi sorride, mentre attraverso la navata della chiesa sostenuta dal braccio di mio padre.
Mia madre mi sorride, ancora incredula che sua figlia, la sua bimba, stia camminando verso quello che tra pochi istanti diventerà suo marito.

Sto procedendo piano, a passi piccoli: te lo insegnano in atelier, quando acquisti il vestito da sposa. Bouquet all’altezza dell’ombelico, spalle basse e rilassate, testa alta e sguardo dritto verso lo sposo. E passi lenti, perché quello è il tuo momento e, almeno in teoria, non si ripeterà mai più.

Io provo a seguire tutti i suggerimenti dell’atelier, a rimanere rilassata e ad avere un incedere elegante, ma ho il cuore impazzito e non sto capendo nulla. Testa alta e sguardo dritto. Riesco ad intravedere  le facce di alcuni amici,decisamente commosse. Intercetto qualche flash, ma ho gli occhi velati dalle lacrime. Testa alta e sguardo dritto, piccoli passi, bouquet all’altezza dell’ombelico. Suona la marcia, l’altare è a pochi passi.

Giro la testa alla mia sinistra e vedo lei, radiosa nel suo tubino blu, i capelli sciolti finalmente in ordine, il viso ben truccato. Indossa i tacchi: lei li odia ma le stanno benissimo, ha ancora le gambe di una ventenne. È mia madre. E mi sorride.

Ha sul volto la stessa espressione di quando, da piccole, fingeva di arrabbiarsi con me e mia sorella se ne combinavamo una delle nostre. Voleva risultare autorevole ma  proprio non ci riusciva: il sorriso trapelava da ogni muscolo del viso, anche se non sempre compariva sulle sue labbra.

Lo stesso sorriso di quando mia sorella, spesso critica nei suoi confronti, le fa un complimento: “Che buona la torta, mamma! Ne posso portare un pezzettino a casa, per Carlo?” “Ma certo tesoro, l’ho fatta per quello”. “Come sei bella oggi mamma! Con i jeans sembri una ragazzina” “Davvero? Io mi ci sento un po’ compressa, ma se dici che mi stanno bene ne prendo un altro paio”. L’aria profuma di torta di mele appena sfornata, sul viso di mia madre un’espressione felice, sembra quasi dire: “Un complimento da lei? Allora Dio esiste!”.

Oggi mia madre sorride per me: lascio ufficialmente la mia famiglia per crearne una nuova. È un sorriso bellissimo, il rossetto che ha scelto esalta i suoi denti ancora bianchissimi. Sorride con i suoi occhi verdi, velati dalla felicità. Sorride con ogni fibra del suo corpo, mentre aspetta in piedi sua figlia.

Sorride con tutta sé stessa. Penso che non l’ho mai vista così bella. E sono pronta a sorridere con lei.