Mio nonno è punk

Uno. La bocca impastata.
Due. I piercing al naso.
Tre. Le ore di sonno.
Quattro. Le spaccature sul labbro.
Cinque. I lustri di disagio.
Sei. I fidanzati cambiati.
Sette. Le unghie smangiucchiate di nero.
Otto. Le borchie sul chiodo.
Nove. Gli spuntoni della cresta.
Dieci. Le catene appese ai jeans.

Dieci. Gli anni a cui ha iniziato a lavorare.
Nove. I decenni vissuti.
Otto. I fratelli persi.
Sette. I nipoti cresciuti.
Sei. I peli sul lobo sinistro.
Cinque. Quelli sul lobo destro.
Quattro. Le macchine comprate.
Tre. Le rughe d’espressione sugli occhi.
Due. Le guerre a cui è sopravvissuto.
Uno. L’amore della sua vita.

Mio nonno è il vero punk.