Music Pill

Mollare tutto o, piuttosto, andare a prendersi il tutto fino ad ora intravisto? Quante volte ci siamo detti “è ora di andarsene” ma non siamo poi stati in grado di rincorrere i nostri sogni? Per il decimo numero di Lahar ecco una mini-guida pronta all’uso con tanto di colonna sonora creata ad hoc per convincervi a correre verso i vostri orizzonti.

1. Pinomarino – Via da Qui
(Dispari, 2000)

Decidi. Ritagliati pure il tempo di cui hai bisogno: un’ora, una notte o una settimana non è importante. Datti il limite che reputi opportuno ma imponi a te stesso che, una volta scaduto il tempo, dovrai aver preso la tua decisione. Tieni bene a mente che non ci tornerai mai più sopra. Mai più.

2. Mau Mau – Eldorado
(Eldorado, 1998)

Scegli. Pensaci bene, hai l’imbarazzo della scelta. Ambientazione bucolica alla ricerca della pace interiore o metropoli affollata per mettere alla prova le tue capacità? Osa. A Barcellona, Londra o New York sono tutti capaci di andare; oltrepassa i tuoi confini mentali e non, trova il luogo perfetto per diventare la persona che intendi essere, non per rimanere ciò che già sei.

3. Max Gazzè – La tua realtà
(Max Gazzè, 2000)

Trova. Il “cosa” è decisamente meno importante del “dove” o del “quando”, ma potrebbe essere ugualmente utile avere una primo appiglio a cui aggrapparsi. Stage e corsi di lingua possono essere un primo passo finché non avrai tra le mani qualcosa di più concreto, ma non è detto che sia un passo dovuto. E’ detto, piuttosto, l’esatto contrario.

4. Bassi Maestro – Foto di Gruppo
(Foto di Gruppo, 1998)

Dillo. Fino ad ora sei stato bravo e ti sei tenuto la cosa per te, non è vero? Adesso puoi informare parenti ed amici della tua decisione. Prevedibilmente alcuni di loro cercheranno di farti desistere con argomentazioni sempre uguali (“ma cosa vai a fare?”, “perché proprio là?”, “ho sentito che un collega di tuo padre cerca una persona di fiducia”). Non farti trovare impreparato ma lavora di anticipo, preparati risposte valide e inattaccabili, buone per ogni evenienza.

5. Pacifico – Pacifico
(Pacifico, 2001)

Prenota. Il momento in cui materialmente blocchi il biglietto di partenza è quello in cui ti renderai conto che “sta succedendo davvero”. Avrai un momento (o più) di ripensamento e la netta sensazione di aver fatto un’immane sciocchezza. Anche questa volta, fatti trovare pronto. Ricordati del punto uno e degli obiettivi che ti eri posto. Sai benissimo quello che stai facendo.

6. Vinicio Capossela – L’Oceano Oilalà
(Marinai, Profeti e Balene, 2011)

Preparati. Le settimane prima della partenza metteranno alla prova la tua capacità di gestire decentemente il tuo tempo. Non viverti addosso col pensiero di star sbagliando qualcosa ma sii sereno e trova più occasioni di svago del solito. Tranquillo, non stai andando in guerra. A meno che tu non abbia sbagliato qualcosa al punto 2.

7. Ustmamò – Cosa Conta
(Stard’Ust, 1998)

Parti. I saluti prima della partenza sono un momento decisamente sgradevole. Non perderti in lunghi abbracci o inutili frasi da epitaffio, cerca piuttosto di mantenere (e far mantenere) un po’ di contegno. Una volta varcate le porte del check-in è probabile che avrai un momento di panico e ti potrebbe venir voglia di correre al bar di fiducia dove i soliti volti rassicuranti tracannano vino di pessima qualità parlando dell’ultimo goal di Vucinic. Piuttosto, perché non vai nella prima tavola calda che trovi, ordini una birretta e attacchi bottone con qualche altro sventurato? Tanto lo sappiamo che sei arrivato con tre ore di anticipo.

8. Dumbo Gets Mad – Plumy Tale
(Elephants at the Door, 2011)

Dormi. Se al punto 1 hai scelto una meta distante avrai un bel po’ di ore di viaggio davanti a te. Fa’ in modo di staccare il cervello. Leggi, ascolta musica, guarda un film o, meglio, dormi. Essere riposato al tuo arrivo riuscirà a ridurre l’effetto-sogno onirico/viaggio-psichedelico tipico di chi arriva in una destinazione esotica con un orologio biologico in pappa.

9. Vadoinmessico – The Colors are Strange
(Arcaeology of Future, 2012)

Ambientati. Non avere l’ansia di far tutto e subito, ma imponiti di scoprire la tua nuova città un pezzo alla volta, settore per settore. Vivi la giornata senza piani troppo rigidi ma, nel contempo, evita di vagabondare senza scopo o senza meta (potrebbe risentirne il tuo contatto con la realtà). Datti una traccia da seguire ma non esserne troppo fedele e rimani aperto all’imprevisto.

10. Mojomatics – No Place To Go
(Songs for Faraway Lovers, 2006)

Vivi. Dopo le prime settimane avrai già conosciuto persone del luogo o, come te, espatriati confusi. Sforzati di oltrepassare la barriera culturale o, se proprio non ti riesce, mettiti nelle condizioni di conoscere nuove persone. Che sia con un corso serale di cucina locale o facendo la fila alle poste, parla con le persone. Casa sarà un po’ meno lontana e tu un po’ più a tuo agio. I tuoi orizzonti non sono mai stati così estesi.

di Marco Dalla Stella