Superstizione
Dal latino superstitio¯ne(m), deriv. di supersta¯re “stare sopra”; propr. “ciò che sta sopra, che costituisce una sovrastruttura”.
1 Contegno irragionevole che assegna a cause trascendenti, ultraterrene o metapsichiche fatti ordinari; pregiudizio dettato da insipienza, analfabetismo o bigottismo.
2 (relig.) Torpido atteggiamento reverenziale che attribuisce al divino il potere di esorcizzare un fenomeno negativo o di ispirarne uno desiderato: la superstizione è l’oppio del popolino.
3 (lit.) Giustificazione di gesto rituale scaramantico: toccarsi le palle per superstizione; tradizione che vuole il colore viola vietato agli attori teatrali | vicolo cieco secondo Stevie Wonder: la superstizione non è la strada (migliore).
4 Convinzione popolare accettata senza verifica; identificazione in una condizione altrui, meglio se paranormale; placebo | superstizione liturgica, uno dei capisaldi del controllo sociale; la superstizione del Natale, scabrosa emanazione degli orrendi mercatini caratteristici dei paesi del Trentino.
5 Motivazione dell’altrimenti inspiegabile comportamento della nonna.
di Luca Facchini