Pink Sesso

Tette: circa 9.340.000 risultati
Sesso: circa 22.800.000 risultati
Culo: circa 38.500.000 risultati
Porno: circa 257.000.000 risultati

Una breve ricerca su Google e subito ci si rende conto di una cosa fondamentale: gli italiani preferiscono il culo alle tette.
Il risvolto critico della medaglia, però, vede un dato di circa 4,28 pagine web pro capite contenenti la parola “porno”; per ogni abitante italiano compresi neonati ed incapaci di ogni entità esistono quindi 4 siti con tette e culi. Scusate, prima i culi e poi le tette.
Stiamo parlando, giusto per essere estremamente chiari, di una ricerca che dura circa 0,27 secondi, effettuabile da qualsiasi primate che si avvalga di un pollice opponibile. Si lascia invece al lettore il piacere di scoprire il numero di risultati digitando termini anglofoni, ad esempio “sex”.
Fatevelo voi questo numero di Lahar Magazine, allora.
Accendete il vostro computer, collegatevi ad un qualsiasi motore di ricerca e dateci dentro; entrate a far parte dei milioni di utenti che ogni giorno visualizzano ogni genere di materiale vietato ai minori – la cui terminologia andrebbe forse rivisitata. L’atto di vietare un comportamento a qualcuno, rende quel qualcosa estremamente appetibile ed affascinante; lo si riscontra nelle prime sigarette di un quindicenne tanto quanto nell’impiegato cinquantenne che va a pisciare nel bagno riservato al superiore.
Se non si può fare, è bello farlo. Ancora più bello, possibilmente, è farlo in maniera romantica. Ci si chiede cosa resti nell’Era dei Click di quelle tende unte e bisunte che fungevano da inutili séparé nelle videoteche.
Dove sta il romanticismo nel cercare “Alessia Marcuzzi troia” su Google (trend topic di qualche mese fa)?
Volgarità e pornografia sono diventati divisori comuni, quando all’origine appartenevano a due operazioni lontane fra loro.
Abbiamo declassato anche la pornografia da arte a mercato, le abbiamo tolto l’accezione di vietato confinandola in inumani filmati di culi e tette.
Così sia, mettiamolo nella lista delle cose rovinate dalla razza umana e non pensiamoci più.
Rincuoriamoci pensando che ci sono più siti internet contenenti la parola Nutella, che quelli con le tette.

(a cura di Diego Pontarolo)