Pink Sesso

Capita spesso, ed è capitato anche a Elena, di fare la grossa abbuffata con il parentado. Ci si riempie l’apparato digerente con le più svariate leccornie e il senso di sazietà, astratto ma tangibile, ci abbatte. Lo stomaco ricolmo si dilata e dal cervello parte il segnale di pienezza. Un po’ alla volta il cibo defluisce ma lo stomaco è talmente ingrossato che per alcune ore resta pieno di nulla, dilatato dal vuoto. Il cervello dunque continua imperterrito a suggerire la pienezza, e si decide di dargli retta. Passano le ore, la digestione è ormai avvenuta ed un certo languorino inizia a palesarsi. Il passaggio tra la sazietà e la fame è però talmente velato e subdolo che nemmeno ce ne si rende conto. Si era sazi, ora si è affamati. Lo stomaco, sostanzialmente, non è soddisfatto della sua condizione e reclama miglioramenti, siano questi di essere svuotato o riempito. La via empirica, un semplice test pratico, risulta essere l’unica scelta: si mangia un boccone e ci si stupisce.
“Avevo fame! Ero sazio di vuoto!”
A parlar di vuoto si rischia di perderci la testa. Un po’ come quando pensi “Dove siamo?” e ti ritrovi a raccontarti la solita storia del mondo dentro la galassia, la galassia dentro l’universo, e ti manca sempre la matrioska più grande. Così ricominci da capo ragionando con più attenzione: l’Italia in Europa, l’Europa nel Mondo, il Mondo nel Sistema Solare, … e sei ancora senza risposta. Per quanto riguarda il vuoto poco cambia, finirai sempre a dire che vuoto e pienezza sono simili, che il vuoto in realtà è pieno di niente e ti riempirai la testa con pensieri inutili fino a renderla
completamente vuota. Non è facile ragionarci su. L’astrazione è qualcosa di vuoto e il cervello è pieno, ma le sinapsi sono vuote. Non so, una scossa è piena? Ci sono degli elettroni che hanno una massa propria e quindi le sinapsi devono essere piene! Ricapitolando: le sinapsi piene, nel cervello vuoto per ragionare sulla Terra che è nella Via Lattea. A questo punto hai mal di testa e sei pieno di fame, perchè lo stomaco è vuoto. Come quella volta che Elena si stava abbuffando con il parentado, insieme a quel suo moroso che la assillava. Un tipo appiccicoso e pedante che voleva sempre stare con lei, uscire con lei, parlare con lei.
Alcuni dicevano fosse innamorato ma lei invece era sazia, piena da far schifo di quelle romanticherie.
Decise di lasciarlo.
Elena era sazia e ora ha fame, ma lei non lo sa perchè il cervello si ostina a dirle che è piena di vuoto. Funzionerà la via empirica, o dovrà accontentarsi di sapere che l’Universo sta nel bel mezzo del vuoto?

(a cura di Diego Pontarolo)