Punti di Vista

“Acqua, per favore.”
“Mi dispiace, ma alle tre dobbiamo chiudere per legge!”
“Che razza di centro sociale rispetta una legge diversa da quella della trasgressione?”
Pietro alza il medio, si gira di novanta gradi e riesce a mantenere l’equilibrio sino al cancello in ferro semi aperto.
Si chiude una porta, si apre un’opportunità. Il sonoro sbattere dello scrocco sporgente attira il sorriso chimico di una bella figura, che afferma:
“Perché mi fissi?”
“Mi serve un sorso della tua acqua!”
“Ma certo! Mio caro..?”
“… Pietro!”
“Ah, ciao Pietro! Io sono Clarissa.”
“Ciao, Clarissa. Hai un nome davvero nobile!”
“Sei sempre così dolce con chi non conosci?”
“Solo con chi voglio… Che cosa ci fai con la maglietta riempita di colori?”
Pietro non ha il tempo di rispondere, che qualcuno decide di farlo per lui:
“Sarà un imbianchino, Clarissa! Perché questo personaggio ha la tua bottiglia d’acqua?”
Pietro inizia a scavare tra gli occhi gialli della ragazza dai capelli castani, e nel frattempo risponde allo sconosciuto appena apparso:
“Avevo tanta sete. Clarissa mi ha passato la bottiglietta, perché a quanto pare non è avara! Tu da quanto tempo la conosci?”
“Siamo coinquilini da un semestre. Ma cosa vuol dire quello che hai appena detto?”
Gli occhi di Pietro si dilatano dentro quelli di Clarissa. Le prende la mano destra e decide di rifugiarsi per qualche secondo nelle sue piccole increspature. Poi lascia che la forza di gravità sia l’unica a venire in contatto con quelle minime imperfezioni, e risponde al coinquilino:
“Vuol dire che se lei condivide la bottiglietta, decide di condividere la cosa più importante che ha, ora. Tu riusciresti a farlo e a non essere così avaro?”
Clarissa sembra essersi destata dopo questa domanda e nasconde al coinquilino un “Ok”, formato con il pollice e l’indice destro:
“Ma va: Luca è un avaro di prima! Non condividerebbe mai ciò che gli è più prezioso!”
“Perché dici questo Clarissa?”
“Perché oramai ho imparato a conoscerti: tu tendi a possedere!”
“Non è vero, questo! Stai delirando, dai… Andiamocene a casa, che il letto ci aspetta.”
Sul viso di Luca, compare una smorfia beffarda, che viene intercettata sia da Pietro che da Clarissa, la quale contesta:
“Vedi?! Eviti il confronto!”
“Clarissa ha ragione, Luca!”
“Te non ti intromettere: è una cosa tra me e lei! Ok, Clarissa allora dimmi: come potrei farti cambiare idea?”
“Non essere avaro e lascia che questa notte io torni con lui.”