Se la vita ti offre un limone,fai una limonata

Faber est suae quisque fortunae.
Ricamando, corro lungo i rami di un albero.
La retta via non si vede ed è proprio smarrita,
e mentre salgo i milioni di scalini trovo il paradiso terrestre camuffato da lumeggianti ciminiere.
Penso, medito, osservo.
Ho un’enciclopedia di piani, progetti che danzano caoticamente nella mia testa, e, confutati dal caso, dagli imprevisti, da quel pianoforte caduto dal cielo come un meteorite che blocca la strada impedendo il mio cammino.
Il copione non riporta suddetta informazione, google Google maps Maps non trova una soluzione e nel mentre penso -«Ma che bel pianoforte!-.!».
Non posso distrarmi.
Calcolare l’incalcolabile è come cercare un ago nel pagliaio e trovare la figlia del contadino, lessi una volta.
Ma quel pianoforte irruppe improvvisamente e sconvolse i piani di una vita vissuta sotto il mio controllo.
È proprio affascinante , acqua per il deserto.
Inizio a suonarlo, i tasti neri diventano tuoni nel cielo uggioso e ore e giorni diventano anni.
Se la vita ti offre un limone, fai una limonata.