Sordo muto

Nego, distruggo, contraggo, faccio casino, mi piace, scaravento tutto per aria, violento mio padre, mia madre, la società. Spacco un cardioide con una Peroni. La città è marcia, esplodo, schizzi di sangue e scaglie di vetro, urlo, comprendo, salto, cosa sto facendo? Distorco, divoro le strade. Vago nel limbo del niente, cerco un’oasi. Occupo. Divengo parte di loro, ma non sono di nessuno. Sono loro, siamo assieme, chitarre distorte. Questo è quello che ci vuole. La negazione, la contrazione, la distruzione. Si muore di noia. Salto e spacco lo scandire. Vaffanculo. Lividi, sudore, una sbronza in corpo, ma torno a casa contento.