Giulia Mietta
Kiss or Kill

Mi chiamo Mark Twight. No, dai che non è il mio vero nome. Ma tanti anni fa ho letto un libro. C’era questo alpinista americano che parlava, nelle prime pagine, di come in montagna, come altrove, non dovrebbe esistere il cazzeggio. «Mark, ci sono tipi che cazzeggiano così in montagna?» gli chiedono a pagina 5. […]

Chi ha il pane non ha i denti

Il presidente della società stava assaggiando con malcelata imperizia un Barbaresco del 2006. La direttrice generale era impegnata a spostare, senza dare nell’occhio, la cucitura delle calze di seta che si era andata a incastrare tra il perizoma e una natica. Il consulente fiscale digeriva a bocca chiusa, sperando che le luci soffuse e le […]

Motonave Onda Azzurra

Sul muro del bagno dell’equipaggio c’era un calendario con le donne nude. Era davvero molto volgare. Tutte le ragazze erano completamente depilate. Spalancavano le gambe e la bocca come circensi o maschere greche. I volti lucidi incorniciati da permanenti fuori dal tempo. Gennaio, marzo, novembre: conoscevo le loro fiche a memoria, perché era quel calendario, […]

E230, detto anche Difenile

Nessuno capiva come mai attendessimo il giovedì, giorno di mercato, con tale smania. Che le nostre madri tutte uguali tornassero a casa cariche di formaggi stagionati, polli arrosto, calzini di spugna per noi, calzini in filo di scozia per i nostri padri, e almeno due reti di arance ciascuna. La nostra felicità era contenuta in […]

Unitè d’habitation n°1

Ho 61 anni e fino a qualche mese fa costruivo navi, costruivo traghetti, sempre più grandi, anche da tremila passeggeri. Poi il cantiere si è trasferito in Marocco. Gli altri sono andati. Io, cosa ti devo dire, sono troppo vecchio. Ho tre nipoti, una baracca sulla spiaggia e un paio di ulcere provocate da decenni […]

Le cimici dei letti

Una vecchia seduta di fronte a me scandisce frasi perentorie e vagamente razziste. Ha un tono metallico e un accento brianzolo. Sta parlando con un altro vecchio, che ascolta passivo nella speranza che la logorrea si esaurisca e che il vagone del regionale da Milano alla valle torni silenzioso. Prendo le cuffiette e schiaccio play. […]

APNEA

Vedeva solo onde che si infrangevano l’una sull’altra senza criterio e, a intervalli irregolari, la piccola faccia di suo fratello, sfigurata nel tentativo di restare a galla. Urlava aiuto senza riuscirci. La gola bruciava a entrambi, di sale. L’acqua era scura come il cielo sopra e comunque non era semplice capire dove fosse l’ossigeno e […]

Campocologno

La nostra era l’ultima casa del paese. Poi c’era un prato su cui non si poteva giocare a niente perché altrimenti il fieno veniva su male. Poi c’erano la diga e le turbine dell’Enel. Poi c’era il confine, e la Svizzera. La nostra camera era l’unica esposta a nord e quindi faceva freddo e quindi […]

Sedicimetri

Sedici metri più in basso, in acqua, c’era mio padre. Muoveva le gambe come i pallanuotisti e le braccia in piccoli cerchi. Nei suoi occhi era esaurita la pazienza. Io avevo i capelli impastati di sale, le labbra viola, le spalle contratte dal freddo, e un costume troppo stretto che mi segava la pelle all’altezza […]