Vieni Qui Occhi Belli

Io ad esempio ero riuscita a fare il collegamento, ovvero a collegare la sua bellezza ad un unico punto. Bellezza… se si può definire tale. Tutto studiato, tutto a puntino, convergente alla perfezione. E invece io avevo trovato la chiave di volta, quello che teneva assieme tutto. Perché le lunghissime gambe tornite non sarebbero state nulla altrimenti, il sorriso delicato, quei lunghi capelli biondi, le magliette portate così, le espressioni degli angoli della bocca ammiccanti e sicuri. Nemmeno i suoi gesti erano fatti a caso, quando arricciava il naso per scherzo era solo per mettere un piccolo accento alle poche lentiggini, poche ma esattamente il numero giusto di lentiggini richieste da un naso. Era insopportabile vederla per strada, con lo sguardo fiero e sicuro di chi riesce. Però doveva esserci un punto debole e io l’avevo trovato, niente di lei sarebbe stato lo stesso senza quelli occhi: era lo sguardo che faceva sì che lei fosse com’era. Perciò glieli ho tolti, voglio vedere adesso come fa! Non me ne frega niente, era troppo irritante per essere ancora in circolazione una così, ho dovuto farlo, per tutti. Ah, piccola nota, quando urla di dolore non è aggraziata. Visto? Ora, senza quegli occhi, chi è? Cosce, sorriso, fianchi, voce. Non conta più nulla, annientata. Non è niente di che ora, ve lo dicevo.