Dentro

Io non ho paura del buio. Spesso mi sveglio tremante nel cuore della notte ma non ho paura del buio. Ho più paura di quello che potrebbe accadere nel buio. Spesso butto un occhio da una piccola fessura tra le coperte per vedere se qualcosa si muove. Ma non ho paura del buio. Spesso tiro fuori dalle lenzuola anche mezza testa per sentire e scopro che il buio è freddo. Spesso azzardo pure una mano che però ritraggo subito. Non per paura del buio si intende, non ho paura del buio. Spesso sento anche il rumore che il buio fa: tic tac tic tac tic tac, il termostato che scatta perché la stanza è andata sotto i diciotto gradi; TAC, sordo e duro, il legno dell’armadio che schiocca, rigorosamente di notte sennò non avrebbe lo stesso effetto. Ma non ho paura del buio. Il buio ha profumi e odori. La zia Nina mi raccontava spesso che di notte sentiva profumo di rose, odori di santità diceva. Ecco, forse ho paura di Dio, delle Madonne e dei Santi. Non ho paura del buio però. Ci si mette anche la stufa, perché in casa abbiamo anche quella. Le scintille non hanno ancora finito di creare lo scoppiettio. E se quello che ho sentito fosse il rumore della porta che si apre? Non ho paura del buio, dannazione! E se mi fosse parso di aver visto una luce? Un fascio veloce passare? I ladri? Impossibile. Non ho paura del buio. Che sia il gatto che cammina in giro per la casa? Probabile. Lui non ha paura del buio. Che sia io paranoica fifona? Sicuro. Ho paura del buio forse? Nel dubbio rimango immobile, senza dare la minima percezione del respiro, nel buio.