Dispacci dal Mactrumpismo

Le chiamano Rivoluzioni Atlantiche, dal nome dell’Oceano che le divide. Oggi, era post-moderna del jet supersonici, le potremmo anche chiamare Transatlantiche.

Le tradite rivoluzioni transatlantiche. Quella Americana americana influenzò quella Francese, che a sua volta partì per la Russia.

Ma come essere rivoluzionari nell’anno terzo del social Mactrumpismo?

Programma dei lavori.

Poiché in Business l’alta società beve solo acqua, farlo anche in Economy.

Entrare al Musée d’Orsay un’ora prima che chiuda e correre nelle sale. A cena, dire che si è girato un film in stile Nouvelle Vague.

Scrivere il carteggio immaginario Condorcet-Stanley Kubrick e pubblicarlo, a puntate, su Snapchat.

Leggere, ostentatamente, il New Yorker a Dubuque, Iowa.

Leggere, con nonchalance, il Telegraph Herald a Manhattan.

Galateo West Coast: cosa non visitare fingendosi turisti francesi.

Intermezzo. Chiamare l’Apple Store di San Francisco usando unicamente le espressioni: ordinateur e réseaux sociaux.

Ripresa dei lavori.

Elogio del bonapartismo come scusa per fare una vacanza in Corsica.

Comprare Vogue e dimenticarlo nel McDonald’s di Place de la République. Convenire, via Twitter, che il flash mob in solitaria vi è costato troppo.

Proporre a Le Monde Diplomatique un pezzo dal titolo: The 5 best Omelettes in Washington D.C. A Tale of Gentrification.

Visitare Utah Beach evitando di dire cazzate.