Eride

Una storia di rabbia repressa:

 
Vulcano

Le onde
corrono con me
sull’alta tensione
del deserto gonfiano
umide le squame
del Dedalo i tuoi
occhi mentre dilaniano
i sogni celesti
dell’Orco.

 

 

Una storia di rabbia espressa:
Tifone

E’ tuo
il respiro nero
delle palme
che stanco
condensa sul petto
nel sole
dell’isola
<<e alla curva girerò
a sinistra come sempre
non puoi sbagliarti>>
neanche ora
che le dita tremano
e il fumo è una spirale
che risale
pungendo di rosso
davanti gli
occhi
«le lenzuola stese sbattono nel
vento impietoso di fronte
alla finestra»
e anche allora
non ho avuto
pietà.
Forse non prometto
un giorno starò
in silenzio e potrai
annegarmi nel vetro
davanti a
te
«le vedi?»
la mano tremerà
domani e le lenzuola ormai
asciutte negli occhi
dell’isola non puoi
sbagliarti.