Interazioni fondamentali

Enigma era una macchina elettrica a base carbonica.

La sua materia era percorsa da impulsi elettrici alternati che mettevano in funzione varie periferiche.

Partendo da un elemento semplice come il carbonio erano state ricavate strutture organiche diverse tra loro, ognuna con funzioni specifiche.

La consistenza fisica era cedevole al tatto ma corposa e piena per non essere facilmente disfatta.

Un endoscheletro a base di calcio sosteneva l’intera struttura e una membrana senza cuciture lo ricopriva.

La massa era proporzionata alla gravità del terzo pianeta del sistema e permetteva spostamenti su ben tre dimensioni spaziali.

La sorgente elettrica era anch’essa organica, avviluppata in volute e alloggiata in una piccola scatola ossea.

Enigma possedeva un sistema di scambio mutuato dai vegetali eterotrofi, una variante della fotosintesi.

Una pompa idraulica, non dipendente dallo stato di veglia (acceso I), lavorava ad un ritmo medio di sessanta battiti al minuto, innescando il flusso di una sostanza a base acquosa che distribuiva il carburante (glucosio e amminoacidi) a tutte le componenti.

Enigma aveva due grandi periferiche, due coppie simmetriche dotate di snodi e giunti che favorivano lo scorrimento sui perni.

La macchina interagiva con l’ambiente esterno tramite diversi programmi, tutti con un loro apparato dedicato.

Enigma disponeva di un sistema di comunicazione derivato dal sistema binario (O/I) con il quale però interagivano soltanto altre macchine della stessa serie. Tale linguaggio risultava non traducibile dalle altre macchine presenti sul terzo pianeta, nonostante il programma genetico di partenza fosse quasi identico.

Le macchine Enigma prevedevano l’opzione di replicare loro stesse attraverso l’abbinamento dei codici di due soggetti. Il procedimento richiedeva 40 settimane (unità di misura temporale standard) dato il numero elevato di componenti organiche che la matrice doveva produrre. Il prodotto ottenuto presentava lievi mutazioni sia al genotipo che al fenotipo.

La società creata dalle macchine serie Enigma era articolata ma instabile (vedi gli isotopi). Tutti i documenti prodotti con il linguaggio di Enigma portarono alla conclusione che alcuni numeri di serie avrebbero dovuto essere ritirati per dei bug nel programma principale ma essi rifiutarono l’aggiornamento, innescando un deterioramento del codice.

Non si conoscono le cause dello spegnimento progressivo della totalità delle macchine, circa 7 miliardi di unità, ma si pensa ad un malware in grado di autoreplicarsi che ha proliferato nelle crepe del codice.