L’accidia si può sconfiggere con l’immaginazione, passando dal dire al fare

Elsa: “L’accidia è l’avversione ad operare, mista a noia e indifferenza” (cit. Wikipedia). Ci siamo passati anche noi sonnecchiando davanti a Youtube o dicendo “Siamo sempre qui, non c’è niente mai da fare”. Poi, però, ci siamo guardati intorno e abbiamo scoperto che non ci sono solo i grandi festival, ma anche i piccoli concerti locali, i mercatini di autoproduzione e collezionismo, i contest sportivi, ad esempio. Chi li organizza? Come fa? Queste sono delle opportunità per sconfiggere la noia!

Così abbiamo iniziato a condividere con gli altri ciò che amiamo fare. Ne abbiamo parlato con singoli, associazioni, comuni (chi non conosce quello che organizza la sagra del paese o il bibliotecario?), poi con una cooperativa sociale e infine abbiamo presentato un progetto: Megahub.

Abbiamo superato l’accidia mettendoci a discutere e chiedendo agli altri “cosa ti interessa fare?”. Sono partite le fantasticherie ma è arrivato anche l’impegno e la presa di responsabilità. All’inizio eravamo in tre. Ora abbiamo almeno due eventi da organizzare al mese e abbiamo fatto il salto, dal parlare di tempo libero al parlare di spazi da riempire e capacità da dimostrare.

*** Cosa succede quando discendiamo involontariamente, ma irrimediabilmente, nel buio tunnel dell’Accidia? Quali sono le possibilità che ci vengono negate da quest’ ‘anomalia di volontà’ autoinflitta? ***

Elena: Da segnare nel calendario la data del 14 maggio, l’inaugurazione ufficiale di Megahub, ovvero la rappresentazione di una nuova ondata generazionale pronta a reinventarsi e reinventare. La stiamo organizzando per il sabato successivo ad Opus (siamo nello stesso edificio che ospita questa mostra mercato di moda, design e illustrazione – Lahar testimone dell’edizione invernale) e, come sempre quando apri le porte a idee e persone nuove, sarà
un’occasione per entrare in connessione creativa con altri progetti che viaggiano sulla nostra stessa lunghezza d’onda, che conosciamo o che conosceremo.

Dall’amante di cosplay che intaglia piedistalli di legno per gli appassionati di statuine e collezionismo, ai freestyler che costruiscono pedane e rampe o all’agente letterario che sente la scrittura come un’urgenza, queste sono alcune delle persone che hanno iniziato a vivere in Megahub e che saranno lì ad aspettare nuovi spunti. Immancabili i maker che con l’elettronica e tanta inventiva sanno sempre trovare un problema da risolvere. Che dire? Se questa accidia ti dà fastidio quanto lo dava a noi, vieni a fare un giro!