Dicono che nello spazio il suono non possa esistere. Io preferisco credere a Pitagora e alla sua teoria della musica universale: viviamo immersi in universo che suona un’armonia eterna, ma non udibile. Più percettibili sono invece i brani della pill in collaborazione con Lunatik, una soluzione ideale per riempire una mezz’ora di vuoto cosmico nella vostra giornata. A partire dai Massimo Volume.
1) Massimo Volume – Dymaxion song
Dymaxion song
(Aspettando i barbari, La Tempesta)
2) Montauk – Song no tomorrow
Song no tomorrow
(Montauk, Seahorse Recordings)
3) Fusch – Stelle
Stelle
(Mont CC 9.0 Second Act, Jestrai)
4) Selfishadows – Step On
Step On
(Step On – Factum Est)
5) Yokoano – Era
Era
(Ventre, Maninalto!)
6) Naga – Voglie diverse
Voglie diverse
(Voglie diverse, Autoproduzione)
7) Incenere – E vissero felici e…
E vissero felici e…
(Brindo alla vita, Maninalto!)
8) Corde Oblique – Requiem for a dream
Requiem for a dream
(Per le strade ripetute, The Stone of Naples Records / Audioglobe)
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a cura di Marco Dalla Stella