Patatine e Cioccolato

La stavo guardando mentre apriva il pacchetto di patatine e le riversava con ansia sul tavolo. Non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Le dita grasse si immergevano alla ricerca di quello che era rimasto tra le pieghe del sacchetto. Si era seduta un tavolo dietro al mio. Ansimava rumorosamente fino a che non iniziò a soffocare la sua irrequietezza con pezzi di Pringles e morsi di Twix. Sentivo che ora tutto era tornato alla normalità nel suo microcosmo (molto meno micro del mio)
Solitamente avrei grugnito tra me e me qualche battutina nei confronti di un essere umano che controluce sarebbe potuto essere scambiato tranquillamente per un piccolo tricheco. E devo ammettere che una parte del mio cervello, al momento, scampagnava allegramente per il sentiero dello humor. L’altra però le stava guardando le guance piene muoversi, ritmicamente, come stessero seguendo una melodia che solo lei poteva sentire. La magia era rapente. Le rughe sulla fronte che in precedenza la solcavano come canali d’irrigazione, stavano lentamente sfumando, lasciando un rosso lieve come solo ricordo della loro esistenza. Gli occhi si trasformarono, da piccoli fori ricolmi di odio, nascosti dietro alle palpebre, a sfrontati fari sul mondo, che brillavano di una serenità orientale. Dalla posizione del corpo a quella delle mani, tutto era cambiato.
Ora immaginatevi me. Intanto estremamente deluso. E assolutamente invidioso. Mi guardavo tra le mani e vi ritrovavo uno scarno panino, pagato un proverbiale occhio della testa, che non avrebbe mai retto il confronto. L’orgasmo di quella ragazza, che la stava scuotendo dalla colonna vertebrale, come un tappeto su un terrazzo durante le pulizie di primavera, aveva definitivamente disturbato il mio appetito. Mi ritrovavo sette euro in meno, una grassona di fianco e la desolante consapevolezza che quella ragazza se non avesse cambiato stile alimentare era destinata ad essere la causa di un ernia ad un paio di infermieri durante il suo prossimo infarto. Vi rendete conto quanto sarebbe stato tutto più facile se avessi trovato gli orgasmi al posto delle sorprese Kinder? Mi sarei risparmiato lunghi silenzi falsamente interessati, le domeniche pomeriggio ai brunch, i pomeriggi di shopping e le storie delle amiche. Certo le coronarie non sarebbero state troppo felici, ma con tutti i soldi che avrei risparmiato probabilmente mi sarei pagato le migliori cure mediche del settore. Fatto sta che era appena venuta mangiando delle cazzo di patatine con un contorno di cioccolato. L’appetito vien mangiando, e non solo, a quanto pare.