Stefano Grisenti
Ricetta per una macchina imperfetta

I. «Mi perdoni, Padre, perché ho peccato». «In nómine Patris et Filii et Spíritus Sancti, Amen. Cosa la turba, figliolo?» «Ho ucciso un uomo, Padre». II. Il cielo sopra Torino era più plumbeo che mai. Spesso si chiedeva se in quelle giornate fredde d’autunno inoltrato il tempo scorresse alla stessa velocità che nelle splendenti giornate […]

Uke-Mochi

Il cono di luce che scendeva perpendicolarmente dal lampione fino a raggiungere il marciapiede era reso sorprendentemente palpabile e denso dall’enorme quantità di umidità tipica delle serate autunnali. La consistenza spessa di quella luce, con i suoi bordi estremamente ben definiti, investiva una piccola figura, un esile corpicino di un metro e sessantatré, in equilibrio […]

1630

Quel terzo giorno di ottobre, fece il suo ingresso in città un vento gelido proveniente da nord. Ad attenderlo non vi furono né grida di gioia né festose parate autunnali. Dalle finestre chiuse, protette dal riflesso di quel debole sole autunnale, si potevano percepire gli occhi turbati della gente. Occhi stanchi, spenti, come solo d’inverno. […]

Prospettiva Nevskij

La neve cominciò a cadere nel momento stesso in cui gli spari si fecero più forti. La terra fu scossa dalle vibrazioni provocate dall’esplosioni e dal peso incessante dei passi, rapidi quelli dei rivoltosi, marziali quelli dei soldati zaristi. La terra tremò, e così dovette fare il cielo, pensai, poiché grossi fiocchi bianchi scesero lenti […]

Amor, ch’a nullo amato amar perdona

Tendo la mano tersa di sangue verso la lavagna. Il colore nero dell’ardesia in contrasto col rosso di cui sono impregnate le mie dita si staglia con arroganza contro i miei occhi cadaverici, provocandomi una sensazione di bruciore. Sento gli sguardi dei miei compagni puntati su di me mentre cerco di risolvere l’equazione: tra quelli […]

Non Si Uccidono Cosí Anche I Topi?

L’albero di cedro proiettava verso est la sua ombra allungata e sottile, quasi scheletrica se confrontata con la massa gigante della pianta. Il sole, scomparendo tra le montagne, bruciava il cielo nella sua lenta e inesorabile parabola. Sembrava sprofondare sotto il suo stesso peso, come un uomo che affonda nelle profondità di un lago. Sotto […]

Baʿal zĕbūb

Il gatto si mosse impercettibilmente. I suoi occhi si riempirono di una luce opaca e argentata per un brevissimo intervallo di tempo, abbastanza lungo però da tradire la loro presenza tra due minuscole cornici, abilmente intessute dalle foglie del piccolo cespuglio. Stette immobile, passivo davanti alla fiumana di gente che gli scorreva davanti, completamente disinteressato […]

Blue Moon

Il lenzuolo bianco pesa sul mio corpo come un fardello osceno comprimendomi le costole fino a farmi soffocare. La pressione esercitata dall’oggetto di cotone provoca piaghe lungo i punti del mio corpo dai quali le ossa, anche se solo leggermente, sporgono verso l’esterno. Il materasso mi inghiottisce, sprofondo lentamente in sabbie mobili ironiche e scricchiolanti. […]