“Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza.” (Herbert George Wells)

Un telaio, due ruote, un paio di pedali ed un manubrio: pronta una bicicletta. Ci voleva tanto?
Farla filare come il vento; quello è il problema. Dosi abominevoli di costanza, dedizione, volontà e fatica; per così poca velocità. Ma quella velocità te la sei guadagnata, te la sei sudata un centimetro alla volta!
Dopo il suo balzo nel futuro, Lahar vuole buttare un occhio al passato.
Quel passato slow, fatto di autenticità.
Quel passato ecosostenibile, con stili di vita a misura d’uomo, sistemi produttivi e aspettative economico-finanziarie calibrati per far da gregari a gente con una buona gamba.
Quel passato che, data la ciclicità del divenire, ci troveremo forse a dover riconsiderare.
Il mondo visto da sopra un sellino, nel quarto numero di Lahar.