#09 – Rughe

Capita, un giorno come tanti altri, di svegliarsi e riscoprirsi vecchi.
Quella mattina l’adolescenziale fretta di crescere lascia spazio alla paura di aver perso troppo tempo e di averne ancora meno da spendere; con gli amici parli solo dei bei vecchi tempi che non torneranno mai, ti senti stanco, debole, malato; fai fatica a muoverti, non vedi o senti come un tempo; i capelli diventano sempre più bianchi ed ecco, sul tuo volto, le prime rughe. Triste da ammettere ma tocca a tutti: l’inevitabilità della vecchiaia caratterizza l’essenza delle cose, tutto è destinato a rovinarsi ed esaurirsi e finire: nell’uomo corpo e mente vanno incontro ad un lento decadimento. Paradossalmente la sovrappopolazione del mondo, l’aumento dell’età media e dell’aspettativa di vita riflettono l’infinitezza a cui tende l’uomo, ciò come si concilia con un mondo di risorse finite? Cosa significa vivere oggi in una “società anziana”? Come viene vissuto il gap generazionale e l’attuale immobilisimo politico, sociale e lavorativo imposto da quella che possiamo definire una gerontocrazia malata di clientelismo? Come sta crescendo ed invecchiando la generazione X che vuole tutto e subito? Perchè i vecchietti stanno sempre a fissare i lavori in corso e i cantieri? Il nono numero di Lahar Magazine tra saggezza senile, tornei di bocce, dentiere e bastoni.


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