Book Pill | numero 0 | Un segno invisibile e mio

Nasce Book Pill, la nuova rubrica di Lahar Magazine curata da Tamara Viola. In poche battute Tamara ci farà conoscere affascinanti opere letterarie. Troverete Book Pill in ogni prossimo numero di Lahar, ogni due mesi. Avrete giusto il tempo di finire un libro per cominciarne uno nuovo.

“Un segno invisibile e mio” – Bender Aimee – Minimum Fax editore
Pensate ad una favola.
Una favola piena di numeri, asce, bambini delle elementari, saponette, malattie.
Pensate alla perfezione assoluta, all’orgasmo perfetto, all’apice del successo.
Fatto? Bene. Adesso smettete.

“Sono innamorata dello smettere. A suo modo è un’arte, se ci pensate. Smettere bene richiede un innato senso della bellezza: bisogna saper sentire il momento della svolta, proprio quando il desiderio fa la sua comparsa, quello è il momento di darci un taglio, giù deciso, l’istante in cui lo smettere è maturo come una pesca che si fa dolce sull’albero: crack, si spacca il picciolo, la pesca cade per terra, nera di argento e mosche.”

Mona ha vent’anni e il mondo è una sfera di terrore fra le sue mani.
Solo i numeri possono proteggerla:grandi, piccoli, di cera, a forma di braccia amputate, taglienti come un’ascia che ricorda un sette.
Tamburellare su superfici legnose le nocche delle sue dita allontana il disagio, il sentirsi fuori posto, l’alienazione in un mondo che non guarda agli altri ma solo a se stesso.
Suo padre è malato di quello che si ha paura a dire e sua madre è intermittente come una lucciola e la casa è troppo grande, cinerea e silenziosa per abitarci ancora.
Fuggire in un luogo che sembra forgiato dalle proprie mani, per mangiare in pace sapone e nauseare il proprio desiderio appare l’unica via d’uscita.
Sostituire riti ossessivi e continui alla voglia di reagire, di emergere, di dire basta, di tornare a correre e a vincere.
Solo un uomo sarà capace di spingere il pulsante prima dell’autodistruzione.
Aimee Bender conosce e sa sondare le sabbie dell’animo umano con mano delicata e forte.
Un segno invisibile e mio ne è la prova tangibile e disperata.
Il mondo ci chiede di partecipare ogni giorno. Non nascondiamoci.

(Tamara Viola)