Ricci di mare

Chiara? Mah, si, Chiara è carina. Però anche questa volta non sono convinto. Non c’entra nulla con la mia allergia alle relazioni e neppure con chissà quale cazzata freudiana (ma quando d’estate mia madre staccava il gambo ad ogni ciliegia prima di passarmela? Beh, l’unica che ho forse un po’ amato, Sara, faceva lo stesso). E certo che riconosco i gesti di Chiara nei miei confronti. Come quando è tornata dalla Sicilia portandosi in aereo una borsa frigo piena di ricci di mare, per me che non li avevo mai mangiati. La sera che è tornata in città manco avevo voglia di vederla. Ma ha insistito tanto e così sono andato da lei, che aveva cucinato la pasta senza glutine coi ricci freschi e ne era fiera, poverina, le ridevano gli occhi, verdi come la gonna. Però, ragazzi, che posso dirvi? È un po’ noiosa Chiara. Si, si è in gamba, beve come un uomo e fa ridere tutti se ci si mette…ma io non so se voglio impegnarmi con lei. Va bene, diciamolo: Chiara ha il culo grosso. E anche le gambe poco snelle, a dirla tutta. E quando indossa quei vestitini a fiori un po’ da sciura Maria? Si, ecco, quando la porto in giro non la guarda nessuno, non si fa notare. Che volete farci, pure Adriana non eccelleva su quel fronte ma almeno era un medico, potevo dire: la mia ragazza salva-le-vite. Cosa c’entra che l’abbia tradita con Giulia? Vi ricordate quant’era sexy Giulia, con quegli occhiali da professoressa porca? Si, poi mi ha lasciato e ancora mi interrogo sul motivo. Ricordo solo di averle detto che se in trent’anni di vita non avevo trovato la donna giusta, probabilmente non l’avrei incontrata mai. E mica sbagliavo, mi sembra palese che non ho fortuna. Ecco qui i miei otto euro per il negroni, scappo che Chiara mi chiama da mezzora al cellulare. Le ho solo detto che dobbiamo parlare, non capisco perché si agiti sempre tanto.