Schiena contro schiena

Diciamo che sfortunatamente, a differenza di George W. Bush, non ho goduto di molte coincidenze in questi 23 ventitre anni di vita; credo si possano addirittura contare sulle dita di una mano, e quelle che ho avuto vissuto non sono nemmeno così importanti, tranne una.
Vi narrerò quindi della mia “coincidenza-pollice”: colei che ha cambiato gran parte del mio vivere, circa come il pollice – quello opponibile – ha cambiato la vita agli Australopitechiaustralopitechi.

Mi trovavo in una tranquilla serata trentina, a sorseggiare della birra in happy hour, seduto con amici di vecchia data su di uno scomodo muretto.
Ad interrompere la mia routine fu proprio la mia “coincidenza-pollice” che mi chiese in maniera gentile e con un pizzico di accento veneto: «eh scusa, posso appoggiarmi alla tua schiena? Così ci facciamo da schienale a vicenda e si sta più comodi». Risposi di sì.
Dopo circa quattro o cinque mesi, mi ritrovai a scoprire che colei che era da poco diventata la mia ragazza era la stessa che su quel muretto mi chiese di condividere la schiena.
La mia nuova ragazza (che chiamerò P), era la mia “coincidenza-pollice”.

Passavano i giorni e con P si iniziavano a condividere, oltre che alle schiene, sempre più parti dei nostri corpi e dei nostri caratteri. Andava tutto a gonfie vele insomma.
Purtroppo però, nessuno dei due era ancora a conoscenza di uno dei lati più negativi del sottoscritto: la predisposizione ad usare la bugia come metodo di facilitazione per le situazioni più scomode.
Dico nessuno dei due perché pure io, purtroppo, me ne resi conto solo nello stesso momento in cui se ne rese conto pure P, lasciandomi.
Ma cosa successe di preciso?
È risaputo che noi uomini di sangue ne abbiamo poco, e non ci basta per cazzo e cervello contemporaneamente, e così fu. Inoltre, quel giorno mi ero pure tagliato l’indice. Non sto cercando di giustificarmi, dico solo che di sangue ne ho perso, e tutto fa brodo. Quindi a errore fatto cercai di pararmi il culo con il mio classico metodo, mentendo.
Ripensando alla “coincidenza-pollice”, il karma – o chi per lui – ha voluto punirmi con una bellissima esperienza. Sono stato talmente bene con lei che sul più bello, tac!, Ho ho ricevuto la mia punizione.
Ora, bugiardi, il mio consiglio è di dire sempre la verità anche nel peggiore dei casi. Se non volete cambiare invece, non fidanzatevi mai con chi vi chiede di usare la vostra schiena come schienale.

Questa è stata proprio la mia occasione da George W.
L’occasione ad un bugiardo di cambiare strategia. Io l’ho colta, lui…

Con immutata stima.