Fabrizio Defilippi
Blackout

Ormai lo interrogavano da giorni. Aveva perso il conto. Ogni volta, dopo lunghe ore, tornava in cella, incapace di respirare e dormire. Tre metri per due. Una luce fissa e ininterrotta. Pareti bianche e uniformi. Sulla branda dura come il cemento, Malem si rannicchiava in posizione fetale, coprendosi gli occhi con l’avambraccio. Non serviva a […]