Anime

Un battito all’unisono, di sguardi, di cuori, di vite. Niente più del movimento cadenzato di due anime che per un momento —, forse l’unico,  — si sono ritrovate nella stessa fervente, quasi impossibile situazione, sospesa nel tempo. È solo un momento quando esse si incontrano, in modo imprevedibile, nello stesso identico posto, momento, frangente, proprio quando i loro corpi da compagnia si incrociavanoincrociano, si sfioravano sfiorano e si accorgevano accorgono l’uno dell’altro. La vita è così imprevedibile. Non c’erano segni premonitori di quanto stesse per accadere. È durato un attimo, una punta di infinito, e non capiterà più per chissà quanto tempo ancora. Il verificarsi delle stesse condizioni è un evento più unico che raro nel mondo delle anime. In esso non esistono eventi impossibili, solo episodi statisticamente improbabili. L’infinita ricorsività dei giorni comunque non concede quasi a nessun’anima il dono di accoppiarsi perfettamente con un’altra. Il moltiplicarsi delle vite nel mondo ha fatto sì che il tempo si dilatasse per dare prosieguo infinito alla vita stessa, affinchè affinché tutto non finisse da un momento all’altro senza lasciare traccia di sèsé. Così facendo, però, la possibilità che due di esse combacino perfettamente in ogni battito, atomo, respiro è sfociato in un evento tanto improbabile quanto improbabile è la fine della vita stessa. Non si può spiegare un fatto simile. Forse il caso, le coincidenze, il destino hanno portato ad un miracolo di questo genere. Forse è il risultato di un errore o di un regalo del Dio delle anime, o magari una manifestazione della sua stessa esistenza. Gli esseri viventi, concreti, fisici, in movimento come gli umani o gli animali o statici come le piante, sono solo un mezzo, un’arca tangibile che dà un aspetto alle anime così che esse si riconoscano, si tocchino e si abbraccino nuovamente. È stata data loro quel minimo di coscienza necessaria perché possano credere nel destino, nella determinatezza o meno della vita, nel proprio potere di costruirsi un futuro, ma nessun altro senso hanno i loro corpi, se non proprio quello di ospitare l’anima. Le anime vagano, si cercano, si trovano, aspettando, pregando, sognando che il miracolo della coincidenza perfetta colpisca proprio loro per provare così, almeno una volta, il piacere della completezza momentaneamente assoluta. Esse anelano a quell’intimità che un evento tanto unico riesce a donare. Silenziosa, improvvisa, celata a chiunque altro, questa gioia sarà il loro eterno segreto.