Figlia Mia Ti Spiego…

Mi ricordo ancora il giorno in cui per la prima volta capii veramente cosa fosse il sesso. Quel giorno avevamo fatto educazione sessuale a scuola e il mio compagno di banco dell’epoca mi aveva spiegato chiaramente con quel gesto delle mani così primitivo come funzionassero le cose. Lui ovviamente con un fratellino appena nato ne sapeva di più rispetto a me, figlia unica un po’ ingenua. E mi ricordo di quella sera, quando raccontavo e chiedevo conferme alla mia mamma come se mi avessero appena distrutto il mito di Babbo Natale. Mentre mi ascoltava, stava scolando la pastasciutta per la cena.                                                                                          Crescendo, durante i nostri pasti, mia mamma mi ha tramandato le sue verità sul sesso. Lei che appartiene a quella generazione degli anni ’60 che ha fatto la rivoluzione in un paese dove i genitori raccomandavano alle figlie di arrivare vergini al matrimonio. “Vergine per chi ? Per uno che mi considera una macchina per fare figli?”. Quelle regole troppo strette e troppo bigotte in un certo senso l’avevano costretta alla fuga e alla scelta consapevole di fare le proprie esperienze. Lei come molti altri hanno scelto di cogliere la mela e pagarne le conseguenze. Quando ero inesperta, non mi ha mai detto che il sesso fosse una cosa assolutamente bellissima ed emozionante. Me ne ha sempre parlato come un’esperienza fondamentale ma anche per certi versi brutale. Il sesso come il cibo, diventa necessario quando si ha fame. Il problema arriva quando poi però a pancia piena ci si accorge di aver fatto una cazzata e di essere con la persona sbagliata. E’ un po’ come mangiare tanta cioccolata e poi sentirsi in colpa. Si cerca la felicità e poi si pensa alla cellulite che verrà. Tra le sue battute più veritiere dette davanti a un piatto di pasta mi ricordo spesso di questa :“Il sesso non vale la pena fino ai 25 anni, solo dopo si provano certe soddisfazioni”. Ed ecco qui uno dei più grandi tabù sessuali della storia : il piacere delle donne. Su questo argomento non mi ha mai raccontato balle ma solo e soltanto la verità. Verità fatta di amare sorprese e aspettative infrante. Un tabù che rappresenta molte cose: la consapevolezza di se stessi, la libertà, la capacità sincera di amare l’altro. Ed è anche un po’ la condanna di noi donne. Perché è la chiara evidenza: anche per poter fare un buon sesso è necessario un legame che vada oltre l’attrazione e comprenda anche lo spirito.