Job Description

Ci sono società di recruiting in cui lo stesso tizio che ti fa il colloquio ha passato in rassegna gli annunci di lavoro, ma con uno scopo diverso dal tuo. Era già due anni che la Grande Crisi non mi dava tregua, ogni mese chiudevo sotto budget. Un mandato di ricerca, una fattura con retainer e annuncio sul Sole 24 Ore mi avrebbero salvato da un altro trimestre di pressioni. Sotto il director c’era un executive manager, sotto di lui c’erano un manager, un senior consultant e poi c’ero io che non avevo sotto nessuno a cui delegare le mie frustrazioni. Quella mattina ho scoperto che un’agenzia governativa dell’Estremo Oriente era alla ricerca di uno specialista. Dalla job description non si capiva bene quali sarebbero stati i compiti e le responsabilità, ma alla fine a me non me ne fregava niente di quello che un investment specialist avrebbe dovuto fare; in un amen ho trovato contatto, indirizzo e ho preso appuntamento per fare il mio lavoro. Un appuntamento in agenda, quattro ancora da fissare per la settimana, perché la correlazione fra numero di appuntamenti ed Euro di fatturato è positiva e crescente. Sotto i cinque appuntamenti la settimana sei soltanto un loser.

La signora con cui ho appuntamento non sembrava ascoltarmi con attenzione mentre scioffavo repertorio commerciale, professionalità e track-record; mentre disquisivo di fiori all’occhiello e canali di comunicazione stava in silenzio, mi fissa va come un cinese davanti alla Pietà Rondanini.

«Lo sa che lei è vestito molto bene? Sembra un attore».

«Grazie, dicevo che se lei considera il numero di abbonati del Sole 24 Ore…» ho cercato di riportare il discorso su un piano più proficuo e meno imbarazzante, ma lei mi ha interrotto una seconda volta, mi ha chiesto se sono laureato Bocconi. «Certo, ma vede cosideri che un annuncio del genere può incrementare la percentuale di candidati in linea e fortemente motivati…». È uscita dalla stanza e tornata dopo poco con un altro asiatico. «Le presento il direttore». Il direttore ha appoggiato sulla scrivania un foglio e formulando la serie di domande della scaletta che teneva davanti, e da cui ha alzato soltanto due volte la testa, ha infranto qualsiasi regola del perfetto selezionatore. Ha raccolto informazioni senza suscitare empatia e, una volta finito, mi ha ringraziato regalandomi una stretta di mano molliccia.

Ancora adesso non ho ancora ben chiaro quali siano i compiti di un investment specialist, però mi trovo bene nel mio ruolo, il direttore è cambiato un anno e mezzo fa, anche quello nuovo ha le sue fissazioni riguardo le classifiche, le graduatorie, le università d’elite; ha difficoltà ad abbinare le cravatte e una passione immotivata per i calzini corti di spugna.