La morale della favola

Allora, s’era in biblioteca durante una di quelle tragiche notti in cui devi assolutamente finire il lavoro entro le dieci del mattino dopo o prendi uno 0 così tondo che ti fa fare il giro del globo e anche rifare l’anno. Davanti a me, Ghetto Olanda, che lei è proprio ghetto e non lo diresti mai che viene da Amsterdam, piuttosto da Croydon o Brixton. Di fianco a lei, Miss Stupenda, che non ho ancora capito perché s’è tinta i capelli color melanzana ma nel contesto ci sta. Ecco, lei è di origini indo-cingalesi e sta preparando una tesi sulle Tigri Tamil, cosa che la eleva all’Olimpo dello studente fantastico agli occhi miei. Ma vabbè. Davanti a lei, c’è sto amico nostro che la sta facendo ammattire, ma insomma un pezzo di pane di per sé. Tra lui e me, il nazibimbokinder-lookalike che invece si applica a far ammattire me, un altro ragazzo d’oro eh, ma diamine deciditi! Ma ok, parlerò di lui quando il Lahartheme sará ‘cioccolata’ o ‘porca miseria’.
Insomma, si stava bene o male tentando di proseguire con la nostra carriera accademica in maniera bene o male decente quando, parlando di sfighe, Ghetto Olanda si tocca la testa e fa “Touch Wood!”. In un primo momento mi son detta “Oddio ha una protesi di legno!” poi lei, accorgendosi che la osservavo attonita, mi guarda e fa “Se non hai legno a portata di mano ti tocchi la testa” e li stavo per sbottare (chiedo venia) “ma io non ho una protesi di ferro!” però mi sono trattenuta in tempo (grazie mamma per avermi insegnato a tacere, di tanto in tanto); dunque alzo il mento, sorrido cortesemente e le spiego: “Vedi cara, in Italia noi si dice toccare ferro mentre voi anglofoni dite toccare legno, comunque il concetto é abbastanza simile: si parla sempre della croce di Gesù, solo che mentre voi siete persone fondamentalmente civili, andreste quindi a toccare solo la croce, noi, che siamo latini e passionali e folgorati, andremmo a toccare i chiodi piantati nella carne del Cristo.” Sguardo allucinato del pubblico (compresa la ragazza turca che studia legge e vorrebbe fare l’avvocato in patria)… “Wow tu sai un sacco di cose!”
“Non proprio…”
“Sì sì! Prima mi hai mostrato come riavvolgere il cavo attorno all’alimentatore del Mac, adesso questo…”
“Se la metti così allora…”
Salta fuori Graziosa Melanzanella: “Raccontaci altro!”
Lì per lì stavo per gettare la spugna, poi m’è venuto in mente quel profilo Twitter che si chiama @WhatTheFFacts e… “Sai in Danimarca, quando una ragazza ha il ciclo mestruale, si dice ‘Der er kommunister i lysthuset’ che significa ‘ci sono i comunisti nella casa del divertimento’ “ Ilarità generale: il titolo di Sapientina Simpatica dell’anno accademico 2012-13 è mio.
Morale della favola, le superstizioni sono sempre utili, a meno che non si tratti di guadagnarsi un invito a cena da un nazibimbokinder-lookalike.

(Francesca Barco)