Music Pill #5

I migliori dieci brani a tema “Matrimonio”, selezionati e commentati da Marco Dalla Stella.
Ascesa e declino di una storia d’amore. Dal primo innamoramento al matrimonio, fino alle prime crisi e ai seguenti dubbi. Dieci canzoni per ripercorrere una storia che non è quella di nessuno, ma anche quella di tutti. Fino all’ultima, epifanica rivelazione.

Replacements – Beer For Breakfast

(All For Nothing/Nothing For All, 1997)

Sei single, e ti piace. I tuoi amici sono come fratelli, la vita un parco giochi dove poter dare libero sfogo ai tuoi istinti. Nessun obbligo, nessuna censura. Solo libertà e voglia di vivere la vita secondo l’unica vera opinione che conta. La tua. Ed è così che dopo l’ennesima nottata brava ti svegli a sole già alto e decidi, ancora confuso, di aprirti per colazione una bella birra.

Monkees – I’m a Believer

(More of the Monkees, 1967)

 Ma ecco che qualcosa cambia. Non sai spiegarti bene cosa, ma qualunque cosa sia è successo. Come un’illuminazione sulla via per Damasco, la tua prospettiva all’improvviso cambia e, in men che non si dica, ti ritrovi solo “lei” in testa. Assoluta, fantastica ed egemonica ossessione. Realizzi così di aver compreso. Adesso hai fede. Ora sei, anche tu, un believer.

Bruce Springsteen – I Wanna Marry You

(The River, 1980)

 Hai deciso. Hai rimandato il più possibile il giorno in cui ti saresti arreso all’evidenza ma ora non puoi più mentire a te stesso. Quella è la persona giusta. Tra miliardi di donne lei è l’unica che vuoi al tuo fianco nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia. Ma come dirglielo, come farglielo capire? Questa canzone del Boss, da quello che, per chi scrive, resta il suo miglior disco, potrebbe aiutare. Anche perché, in the end, true love can’t be no fairytale.

Billy Idol – White wedding

(Billy Idol, 1982)

 Va bene, forse hai corso un po’ troppo. Hai paura di non reggere alla pressione, alle aspettative. Un matrimonio? Non è cosa per te, non ancora almeno. Ne hai combinate troppe per iniziare da un giorno all’altro ad essere un bravo maritino, non sei credibile. Una villetta a schiera, due figli e la famigliare per il weekend da benpensante… Il solo pensiero ti annoda la gola, ti secca la bocca e un po’ ti toglie il respiro. Forse è troppo presto. O forse no.
Perché non importa la quantità o la qualità delle stronzate che puoi aver fatto fino a questo momento. Adesso si riparte da zero e le cose le farai per bene. Una nuova vita. Premi stop, riavvolgi il nastro, registraci sopra. Si riparte.
It’s a nice day to start again!

 Thin Lizzy – Boys Are Back In Town

(Jailbreak, 1976)

 Prima di cambiare una volta per tutte, c’è però tempo per un ultimo, grande momento celebrativo. L’addio al celibato è per alcuni un rituale che sfiora il liturgico, un vero rito di passaggio all’età adulta. Per altri assume piuttosto i connotati del lutto, elaborato attraverso una colossale sbronza. Quale che sia il vostro spirito, è l’occasione giusta per riunire la vecchia banda e fingere, almeno per oggi, che il tempo non sia passato.

Patsy Cline – I cried all the way to the altar

(Patsy Cline, 1956)

 Ce l’hai fatta. Hai archiviato una volta per tutte l’adolescenza lunga che non voleva saperne di andarsene e sei sopravvissuto a una delle più impegnative serate della tua vita. Chiesa, municipio o casinò di Las Vegas, ovunque ti trovi è esattamente il posto in cui hai sempre saputo di dover essere. Guardi la tua lei emozionato mentre percorre i metri che vi separano da tutta una vita. E’ bellissima come non sarà mai e ad ogni suo passo, tu rischi la sincope. Spera solo che la sua reazione non sia quella della bella Patsy.

 Gogol Bordello – American wedding

(Super Taranta, 2007)

 Viva gli sposi!
La cerimonia è finita, la vostra unione è finalmente cosa fatta ed è tempo di festeggiamenti. Un matrimonio è una cosa seria e va celebrato come Cristo (è proprio il caso di dirlo) comanda. Alcol come se piovesse, cibo fino a star male e musica quanto basta per ballare fino a mattino. E’ il giorno più importante della vostra vita, vedete di fare un po’ di casino.
P.S. Se proprio non avete idee, lasciatevi ispirare dallo spirito dei matrimoni gipsy. Notoriamente, i più casinisti di tutti.

 Beatles – When I’m 64

(Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, 1967)

 Ora tutto è bello e magico. La vostra vita da coniugi sembra uscita dalla pubblicità della Mulino Bianco. Fate a gara per preparare l’uno la colazione all’altro, perdete i pomeriggi pensando a come arredare la casa e su quale stanza dedicare al futuro frutto della vostra unione. Ma poi? Resterà l’amore? Rimarrà la complicità quando i capelli cominceranno a inbiancarsi?
Se lo chiedevano anche i Beatles. Peccato che ad aver vissuto abbastanza da conoscere la risposta siano stati solo Paul e Ringo.

Who – My Wife

(Who’s Next, 1971)

 Una cosa sola è certa: prima di fare il grande passo assicuratevi che sia davvero la persona giusta. Una svista, per quanto in buona fede, potrebbe legarvi per la vita alla persona sbagliata. Inutile dire che in quel caso vi ritrovereste in una situazione piuttosto sgradevole dalla quale cercherete di scappare appena ne avrete occasione. Da qui alla degenerazione il passo è breve.
Sembra questo il caso di John Entwistle, autore di questa canzone dove nemmeno un carro armato sembra poterlo salvare dalla furia della coniuge tradita.

Gaber – Il Dilemma

(Io Non Mi Sento Italiano, 2003)

 Hai tutto quello che si possa desiderare: la tua villetta a schiera, i tuoi due figli, la tua mogliettina amorevole. Un’auto, due televisori, due cellulari, la scorta di vino buono in cantina. E quindi? Tutto qua? Credevi che questo sarebbe bastato a renderti felice, che saresti stato appagato per il resto della tua vita. Capire che non è così che funziona, ti spiazza e ti riempie di dubbi. Ha senso tutto questo? Non sarà che l’amore vive un tempo diverso da quello umano, che zittire i tuoi istinti significhi rinnegare ciò che sei e che, in fondo, cercar la felicità altrove sia cosa buona e giusta?
Una risposta non c’è ne mai ci sarà. Una buona parola, però, ce la mette Gaber. Buon ascolto.

Il loro amore moriva / come quello di tutti / non per una cosa astratta / come la famiglia
Loro scelsero la morte / per una cosa vera / come la famiglia


 Per ascoltare l’intera compilation usa i comandi sottostanti.