Moi, je m’appelle Fri-gi-daire

Diteci “ghiaccio” e noi pensiamo a dildo in vetro in una boule piena di cubetti e champagne, a ghiacciolini in silicone fucsia da tenere in freezer per la prima occasione utile, a giochi caldo-freddo a base di candele ad olio al Monoi. C’è chi invece, come Pina (nome di fantasia), il ghiaccio ce l’ha dentro mentre fa, anzi “subisce”, l’amore. La sua espressione è quella di Margot Tenenbaum mentre sfumazza le sue Sweet Afton sul balcone, non deve avere molta gioia di vivere.

Pina si dice “asessuata”, eppure ha conosciuto fior di uomini e orgasmi, qualche vita fa. “Non sarà che il tuo lui non ti eccita o che non state bene insieme?” chiediamo noi. “Ci ho pensato ma no, io la voglia proprio non ce l’ho. Mai.” La sua è proprio inettitudine alla vita.

Indaghiamo. Secondo l’enciclopedia del sesso, l’asessualità è “la condizione di chi non sperimenta attrazione sessuale o non ha alcun desiderio. Riguarda l’1% della popolazione. La masturbazione può essere esclusa del tutto o praticata come una normale funzione fisiologica disgiunta dalla sessualità. La più nota comunità di questo genere è la AVEN (Asexual Visibility and Educational Network) fondata nel 2001 da David Jay”.

Non ce la sentiamo di mandare Pina dagli “asessuali consociati”, per cui le indichiamo le uniche strade che conosciamo: 1- l’attivazione; 2- il gioco. Chi pensa che il sesso sia sempre e solo un bisogno fisiologico e un impulso naturale, secondo noi, fa un piccolo errore di valutazione. Spesso sei stanco, stressato o semplicemente, perché può succedere, non hai voglia. A volte è bene rinunciare, altre, invece, serve uno sforzo iniziale. Se sei pigro/a, alza il tuo ciap dal divano e datti da fare, invogliandoti con la sperimentazione di un giochino appena acquistato (i migliori per combattere l’accidia dopo 10 anni di storia tritaballe sono i sex toys per coppia con telecomandino per lui). È matematico, la voglia vien fornicando. Capito, Pina?