Non temere

Michelle, a che punto sei?
Due minuti!

Sono di fronte allo specchio del bagno di quella che è casa mia da ormai 5 anni. L’uomo che mi chiama dall’altra stanza è mio marito. Mi sta facendo fretta perché è una serata importante e non vuole fare tardi. Le ultime due ore di questa fase di preparativi però le ho passate a tranquillizzare proprio quell’uomo che ora mi sollecita ad uscire in fretta dal bagno. Come ogni volta che un evento importante, per la sua carriera o per la sua vita in generale, è alle porte, Barack entra in paranoiaansia, si chiude in sé stesso e lascia che le paranoie si impossessino di lui. Si lascia cullare da quel dolce torpore che l’autocompatimento riserva a chi da anni è il più caro dei suoi confidenti. A quel punto entro in gioco io. Amo mio marito ed è una dimostrazione di affetto che gli dedico ogni volta che ne sente il bisogno. Ascoltare le ansie e le angosce di un uomo che davanti agli altri appare un leone mentre di fronte a me si mostra come il più indifeso degli agnelli è un compito che svolgo volentieri. Nessuno è completamente sé stesso nel mostrarsi agli altri. Quando le incombenze della vita sovrastano le proprie resistenze e lasciano l’uomo privo del guscio e della maschera spessa che giorno dopo giorno egli si crea, ecco emergere dalla persona quell’intimità vera che si palesa solo a chi quelle maschere appaiono nient’altro che un sottile strato di nebbia che si è diradato anni orsono. Mi piace considerarmi come un attore di ombre cinesi che conduce l’unico spettatore verso l’esito di una storia da lui non previsto, che lo conquista con la semplicità dei gesti e il potere evocativo delle parole, che gli dà nuova speranza alzandolo da quella posizione fetale di ombra appoggiata a un muro a cui la vita lo ha momentaneamente costretto. Senza me a fargli da Caronte in questa palude di timori e inquietudini quotidiane sono sicura che da solo, in certe occasioni, lui non sarebbe riuscito ad andare avanti. Il nostro è un brutto mondo a volte, per cui chiudersi in sé stessi può sembrare l’unica soluzione e scegliere un’altra vita l’unica via di fuga. Periodi brutti ne abbiamo passati, li ricordo, e furono difficili per entrambi, ma siamo sopravvissuti insieme. Il mondo libero non va avanti senza di lui e lui non sarebbe andato avanti senza di me. Abbiamo la nostra vita, ma gli ideali di un mondo migliore non si realizzano se il presente non viene sostenuto ogni volta che il proprio mondo è lì lì per crollare.

Amore sei pronta?
Esco!