Orizzonte, faro, lamiera

C’era una volta un faro. C’è ancora, a dire il vero. Ce ne sono tanti in giro ma quello è abbastanza importante, perché nella stanza qui a fianco c’è la sua esatta copia – in acquerello. Quello è esattamente il mio orizzonte, il mio sogno.

Se solo l’orizzonte fosse ora. No l’orizzonte è orizzonte, è futuro prossimo e nemmeno cosi certo perché è lontanissimo! Allora sapete cosa? Quel faro, in mezzo all’Atlantico, che si vede dalle coste della Bretagna, quel faro rimarrá un faro mentre noi sogniamo di invecchiare li, con la schiena martoriata dall’umiditá. E allora Orizzonti. Orizzonti cosa? Quando questo articolo sará pubblicato, ci sará giá una nuova coalizione di mutanti a governare il Paese. Perció evitiamo l’argomento elezioni, non c’é una luce cosí luminosa in fondo al tunnel. No viaggi in Italia, Italia amata e odiata, Italia inverosimile e anomala, Italia non spiegabile a parole, no. Parliamo di orizzonti diversi.

Dove ti piacerebbe andare? Dove vorresti vivere in futuro? Dove sei ora o su un albero, per evitare la deforestazione dell’Amazzonia? Lo sai che c’é una catasta di pneumatici, da qualche parte nel mondo, che ci impedisce di vedere l’orizzonte? Lo sai che ci sono bambini che scalano montagne di rifiuti ma guardano in basso, per trovare qualcosa da vendere? Suppongo tu lo sappia giá, ogni tanto la guardi la tivvú. Ma la sai la cosa che la tivvú non dice? Che nelle bidonville ci sono lotte senza quartiere, che ci vi partecipa sono persone che vengono dalla campagna, ma che non ci possono vivere perché l’ambiente non lo permette piú, le risorse scarseggiano e i campi desertificano. Lo sai vero, che quando l’orizzonte diventa arido l’unica cosa da fare è cambiare aria? E dove vai? Dove l’orizzonte è fatto da case di lamiera e montagne di rifiuti. Ci sono studi e studi su come il degrado ambientale contribuisca alla nascita di conflitti, e senz’altro sono stati confermati dalla Primavera Araba, dove l’agricoltura è stata trascurata, la popolazione si sposta verso la cittá e, quando un certo dittatore che non ha fatto nulla per aiutare lo sviluppo del suo popolo ma si è solo affidato ai mercati del cibo vede la gente affamata in piazza, chi manda se non l’esercito? È un conflitto, alla fine, vinto in parte dalla gente egiziana, in questo caso, ma non sempre si è cosí fortunati… Ma rispetto a quel faro, che vuoi che sia?

Il nostro orizzonte, la nostra vita futura, ovunque la vediamo, comunque la vogliamo, deve essere nel segno del rispetto ambientale. Niente è piú importante ora, anche se non lo sappiamo.

di Francesca Barco