Pane

dal lat. pa¯ne(m), affine a pasce°re ‘pascere, nutrire’

s.m.

1 amalgama lievitata o azzima di acqua e farina: impastare, tagliare il pane; moltiplicare il pane | pane sordo, il cui udito è stato compromesso dalla mancanza di companatico | pane da munizione, utilizzato qualora dovessero finire metallo e polvere da sparo; pane bianco, politologo liberale convinto che un paio di proiettili in fondo non hanno mai fatto male a nessuno.

2 (estens.) mezzo di sussistenza; pane per i tuoi denti, una manna per l’Associazione Italiana Odontoiatri; pane e cicoria, quello che presuntivamente mangiava Francesco Rutelli quando — a detta sua — tirava la carretta dell’Ulivo | pane in cassetta, alimento del cocchiere | pane al pane, vino al vino, la lista della spesa di un paranoico.

3 (fig.) nutrimento dell’anima: l’uomo non vive di solo pane, ma è pur vero che se ce l’ha è meglio | pane degli angeli, l’eucarestia dei pasticceri.

4 (spor.) ex calciatore dell’Empoli, sodale di centrocampo di Enrico Maria Amore e Carmine Fantasia.

di Luca Facchini