Pink Sesso

Matteo è un ragazzo a posto: esimia carriera di scout alle spalle, laurea con lode alla facoltà di Giurisprudenza ed una vasta cerchia di amici. A Matteo piace molto viaggiare: annualmente spende migliaia di euro del ricco patrimonio famigliare a girovagare per il mondo. Matteo viaggia sempre da solo. 
Poche, tuttavia, sono le notizie che giungono agli amici di Matteo riguardo il suo lungo peregrinare. “Ho scopato sta tipa cinese che…”, “Mi sono fatto sta russa che…”. Matteo parla poco del “dove”, i suoi brevi racconti sono incentrati più sul “chi”, sul “come”, sul “quando”, sul “che colore delle mutande” e sul “che maiala che era”.
A quanto pare, Matteo ha perso la verginità con una canadese durante una gita scolastica, ed il suo feticismo per la patata straniera lo ha accompagnato fino ad oggi, alla sostanziosa età di 35 anni.

“Caro Pink Sesso,
ti scrivo in preda allo sconforto più totale.
Nella mia vita, senza inutili modestie, ne ho provate di tutti i tipi. C’era la cinesina con la fissazione delle corde, la russa che fumava a letto, la brasiliana con i piercing sui capezzoli, la peruviana con la stanza piena di incenso, l’araba che rischiava il linciaggio per venire con me. Ne ho provate di tutti i colori, letteralmente.
Chilometri sulle spalle e migliaia di euro spesi solo per appagare il mio feticismo per le straniere. Ogni volta, poi, tornare a casa era un trionfo. Tutti gli amici assiepati al gate dell’aeroporto aspettando di vedermi. Decine e decine di persone con la fatidica domanda già pronta sulla punta della lingua: “Quante te ne sei fatte sto giro?”.
Di volta in volta, ahimè, quel ritorno diventava sempre più angosciante. Non perché tornassi a casa con un nulla di fatto, basta dire “Italiano” e ti porti a letto qualunque straniera tu voglia. Il panico mi saliva nel vedere che, continuamente, gli amici venivano all’aeroporto sempre più numerosi: ognuno, a suo tempo, si ammogliava e portava la sua consorte con sé. Qual è il mio problema? Cosa devo fare? Sei grande, ciao!”

“Caro Matteo,
mi risulta difficile darti una soluzione, quella deve venire da te.
Quello che vorrei farti fare è un’accurata analisi del problema. Il fatto è che non sei in grado di cuccare. Con le donne proprio non ci sai fare e vai all’estero per fare il gradasso conscio che sia un giocare sporco, un baro in grande stile. Le soluzioni sono due, senza troppo girarci attorno. Primo scenario: vai in Thailandia, ti compri al mercato l’indigena che più ti aggrada e vivi di rendita per il resto della tua vita. Secondo scenario: resti in Italia, trent’anni di mutuo e ti sposi un cesso; però almeno sei a casa tua, con i tuoi amici.
La fatica promette il premio, la perseveranza lo porge.
P.S.: Come hai detto che si chiamava quel centro estetico a Taiwan?”

A cura di Diego Pontarolo