Saccaromani

Quello che ci vuole è un caffè.
Un caffè liscio, senza correzioni, senza schiuma di latte e soprattutto senza zucchero. Buttiamo giù qualche sorso di nera bollente amara realtà e svegliamoci.  E’ fondamentale non farlo raffreddare nella falsa speranza di fare un piacere al nostro delicato palato, ma soprattutto è di vitale importanza non addolcire questo caffè, nella pretesa di renderlo più buono. Come se bastasse una zolletta per rendere sopportabile la realtà delle cose, due per cambiarne completamente il gusto e tre per anestetizzarci alla troppa amarezza, altrimenti insostenibile.

E’ arrivata l’ora di iniziare ad ingurgitare tazze su tazze di nero amaro bollente caffè, sveliamo finalmente questo tabù: questo mondo, questa società non è la migliore o l’unica possibile, e continuare a far finta di niente, a versare cucchiaini di zucchero, non ci porterà a nulla di nuovo.La realtà è una e una sola, la società odierna si sta sgretolando sotto i colpi di martello di una crisi ormai incontenibile e incontrollabile. Una crisi che non è soltato economica, perchè in discussione vanno messi i valori, di questa economia ultra liberista, che determinano questa crisi, che quindi è pure politica. Questo ormai è un dato di fatto. Sta a voi decidere se alla luce dei fatti bere sto benedetto caffè liscio e svegliarvi o continuare a ingurgitare camomille dolcesonno.

Beviamo un caffè e mettiamoci al lavoro, troviamo alternative, vere. Un modo di pensare nuovo e un nuovo sistema di valori, dove la corruzione di un politico, l’ipocrisia di una mutlinazionale e le contraddizioni di una economia dove ci sono sempre più ricchi molto più ricchi e sempre più poveri molto più poveri, non devono trovare spazio. Devono sparire anche razzismo, sessismo, etnocentrismo, intolleranza e integralismo religioso (si, anche cristiano), falsi valori di un uomo che non sa dove rivolgere la rabbia per la propria inconscia alienazione.

Grazie a nuovi, veri valori rivalutiamo l’idea di uomo. Beviamo questo caffè o in alternativa un the, prima che tutto questo zucchero ci faccia venire il diabete.

di Eric Parolin