Ho avuto una relazione con un ragno

L’Associazione Lahar, seguendo la filosofia fondante che ci ha contraddistinto nel nostro percorso di pubblicazione di Lahar Magazine, con l’incontro di altre realtà giovani, determinate a non limitare la propria esplosione mentale ma a dargli lo spazio che meritano, lancia il suo secondo ebook (link al primo, “Violenza domestica” di P. Gamerro), da stampare, leggere sui tablet o sul pc, per divorare con gli occhi nuove storie e nuove emozioni.

“Il racconto narra di come le cose banalmente abbiano un INIZIO. Nonostante il titolo, l’inizio non coincide con l’incontro di un RAGNO. Semmai dall’incontro tra un ragno e l’ALCOOL. Ma in realtà, che lo sappiate o no, tutto era cominciato prima. Molto prima. Con un incrocio di eventi che nemmeno sogniamo di provare a comprendere, con una sorta presenza, un qualcosa di sovrannaturale, ad indicarci la via a nostra insaputa e a mettere in CRISI ripetutamente le nostre più fondate convinzioni. Crisi che possiamo subire passivamente o affrontare. Purtroppo, questo non è un film e non possiamo affidarci ai GHOSTSBUSTER per sconfiggere i nostri fantasmi. Qui, i problemi ci sono, e sono concreti. Sono SASSI che ammassiamo l’uno sull’altro, per creare delle barricate dietro le quali difenderci. Ma la barricata tramuta ogni rumore in pericolo, ed ogni azione in immobilità. E ci limitiamo ad aspettare. Aspettiamo che il CELLULARE squilli, e che dall’altro capo del telefono ci sia la più stronza delle EX a chiedere scusa per il suo comportamento.
Aspettiamo che il capo ci convochi in ufficio per rendere grazie al nostro impegno. Aspettiamo uno SCIAMANO, che con l’aria del perfetto SCONOSCIUTO, ci indichi cosa fare della nostra vita. Un giorno potrebbe presentarsi dicendo di essere il nostro Dio solo perché ha capito che in realtà ciò che è oltre la barricata lo chiamiamo CASO. E ci fa paura. Ma se per un piccolo istante riuscissimo a sollevare la testa oltre quella barricata, oltre le proprie paure, capiremmo che non si può decidere che giorno sarà domani.
Capiremmo che abbiamo delle scelte, ma queste non muteranno il colore del cielo. Capiremmo che quei
rumori non mettono a repentaglio la nostra vita. Capiremmo che oltre la paura insensata non c’è nulla.
Semplicemente la FINE delle paure e l’inizio che stavamo aspettando.”


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