Manifesto Assolutista
- Noi siamo gli assolutisti. Non vogliamo essere chiamati con nessun altro nome.
- Non crediamo nelle mezze misure che garantiscono il vostro quieto vivere. Riconosciamo la forza dei concetti assoluti, delle idee che si fanno violenza.
- Siamo avanguardia. I futuristi, I costruttivisti, i suprematisti sono nostri fratelli.
- Veneriamo la guerra. La guerra è un grande gioco e noi vogliamo farne parte. Siamo nel mezzo della più bella guerra civile che il mondo abbia mai visto. Invitiamo tutti a prenderne parte, nella fazione che più aggrada. Agli indecisi, consigliamo caldamente le fila del barone pazzo.
- Difendiamo l’anonimato e l’omologazione. Rigettiamo l’estetica dei panciotti, dei corsetti, delle giacche alla moda, degli occhi azzurri. I nomi sono un’illusione, e li riserviamo ai nostri nemici.
- Ammiriamo le mutilazioni e le malformazioni. Invidiamo il nano, lo storpio, il cieco. Il popolo troverà sempre nuovi modi per deriderli e commiserarli. Noi in essi vediamo l’uomo così come esso appare al di là di questa oscena forma fisica.
- Deridiamo chi si considera proprietario. La proprietà è un’allucinazione collettiva, uno scherzo al quale ci stiamo stancati di far finta di credere.
- Disprezziamo l’uomo che si inchina al cospetto di un altro uomo.
- I titoli sono maschere delel quali facciamo a meno.
- Auspichiamo l’eliminazione dell’aristocrazia. Gioiamo della progressiva eliminazione degli aristocratici, della quale al momento si sta facendo carico la fazione rossa. Suggeriamo la condanna a morte dell’intera famiglia Romanov, attualmente in stato d’arresto a Yekaterinburg: Aleksandra Fëdorovna, Aleksej Nikolaevič, Anastasia Nikolaevna, Maria Nikolaevna, Nikolaj Aleksandrovič, Olga Nikolaevna, Tatiana Nikolaevna.
- Al diavolo boršč e kaša! Proponiamo una nuova dieta, fatta di cibi grassi, economici, ed omologati. Se la vita è progressivo decadimento, sostentarsi è innaturale; vogliamo piuttosto avvelenarci.
- Le statue degli idoli antichi marciscono nei cortili mentre noi erigiamo opere che crediamo eterne. Nuovi eroi soppiantano quelli di ieri. Commiseriamo chi si rifugia in effimere mitologie e chi si fa riparo di simboli, colori, parole.
- La fotografia e il cinematografo sono forme d’arte.
- La distruzione è fine a se stessa.
- Inseguiamo la sconfitta, puniamo con la vittoria i nostri peggiori nemici.
- Questo è solo l’inizio.