La diritta via

Se questo è il classico momento in cui avete smarrito la diritta via, vi capisco bene, lasciatevi condurre da me lungo sentieri di sampietrini e rugiada, sarò il vostro Virgilio… vabbè, se non sapete il latino chiamatemi pure Tom Tom… vi guiderò io nella bolgia della folla, con la calma del folle vi racconterò delle favole e renderò il vostro viaggio più gradevole. Volete la diritta via? A me non piace, ma c’è qualcuno che vi può aiutare, seguitemi!

Ecco dei freak sotto gli archi, lei che inarca la schiena, gli chiede una vena, lui chiede venia, l’avvelena e lei viene. Lui prepara una pera per sé, recupera la roba, baratta la sua atarassia per una bara, tabula rasa.

Non ragioniam di loro, ora raggiungiamo il popolo della strada, le gambe incrociate a simposiare tra un marciapiede ed una panchina, in mano una lattina, qualcuno che limona, alluminio verde fra i fili d’erba brillante. Birra smarza per placare una sete da seconda mano. Iniziano le danze. Un circo di ballerini e burloni, ventriloqui, mimi ed imitatori, tori con le corna sempre fuori, un punk che dà la mano ad una figlia dei fiori, figli che sono sempre più la copia dei genitori, coppie aperte sputtanate dai cori, i colori brillanti dei neo-dottori, vasi conduttori dilatati, ai lati d’Italia palindromi e policromie nell’aria. Lo smog disegna segnali di fumo per la sua tribù di burloni, artisti di strada distratti, giullari distrutti.

Ora scusatemi se vi lascio, ma… la vedete quella lì? Si, proprio lei. Si chiama Calliope, saprà condurvi lungo la diritta via. Io vi abbandono, la mia compagna si chiama Erato questa sera, resto qua, questa è la mia casa, faccio pausa causa situazione scrausa, problemi di nausea… Rimango a rimirar le stelle, voi raggiungetele e salutatemi da lì, io sto bene qui, con la mia gente, in questa enorme casa che è la strada, voi andate per la diritta via, le curve, i ponti, le piazze lasciatele a noi che non ci vergogniamo di mostrarci al mondo durante questa danza alcolica che svanisce al mattino, mentre la rugiada copre le nostre lacrime e le nostre salive.