Editoriale

#1 Supereroi: la voglia di reinventarsi, di avere dei superpoteri o al limite una calzamaglia appariscente da sfoggiare con orgoglio. #2 Caffè: senza alcuna mezza misura, decisi e lisci, forti ed amari; bandita ogni tipologia di dolcificante. #3 2084: proiettati verso il futuro; sì ok: ma quale? #4 Biciclette: chi va piano va sano e lontano, ma per raggiungere la cima prima o poi dovrai alzarti in piedi sui pedali. #5 Matrimonio: le nostre pene amorose scritte su carta dalle nostre penne amorevoli. #6 Nomadi: i racconti e le storie di una generazione sempre in movimento, o in fuga? #7 Sangue: versare fiumi d’inchiostro per narrare di chi versa anche sole gocce, o fiumi interi, di sangue. #8 Superstizioni: celebriamo la dea sfiga e sconsacriamo la dea bendata, non abbiamo paura di niente. #9 Rughe: giovani scrittori ed illustratori con la sindrome di Peter Pan e quella di Alzheimer #10 Orizzonti: solo scalando la montagna più alta possiamo imparare a guardare oltre al nostro naso. #11 Pane: mangia finché è caldo, collabora finché puoi. #12 Matti: Con la tranquillità e il savoir-faire che ci contraddistingue scagliamo fontanelle su finestre di manicomi, liberi tutti.
#13 La prima volta: per festeggiare il nostro secondo compleanno e per iniziare al meglio il nostro terzo anno di attività. La Prima Volta perché si tratta della prima volta che Lahar presenta un titolo a più parole. La Prima Volta che dentro Lahar troverete la “realtà aumentata”. La Prima Volta che potrete scrivere insieme a Lahar Magazine tramite gli amici di 20lines. La Prima Volta senza logo in copertina e la prima volta dei collaboratori in copertina, perché siete voi il vero magma del vulcano. Tredici numeri come tredici eruzioni, ma davanti a quell’incommensurabile energia scatenata, davanti all’inenarrabile caos, davanti a tutto quel fuoco, a tutta quella lava, è sempre come la Prima Volta. La Prima Volta perché tutte le nostre prime volte hanno un qualcosa che le accomuna: la prima volta che ti accorgi di esistere, la prima volta che capisci di essere cresciuto, la prima volta che cammini, corri e cadi; la prima volta che sbagli, la prima volta che scopi, la prima volta che ti innamori, la prima volta che fai una qualsiasi cosa per la prima volta tu scopri, esperisci, senti e puoi ammettere che vivi. E proprio di quella scoperta noi vogliamo fare la nostra nuova religione.
Buona lettura.

(di Eric Parolin)