Primo aprile

Venerdì 1 aprile 2084, ore 4.00. Mi rigiro nel letto fantasticando che oggi, il giorno dedicato alle notizie deliberatamente false, verranno spazzate le fake news, le mezze verità, le post-verità.

Ci saranno le solite storie incredibili per far divertire. In uno stato africano, gli stetoscopi di medici-vampiri sono usati per succhiare il sangue alla gente. Oppure, un americano si sveglia e tenta di strozzare la moglie perché ha sognato che lo tradiva. È ovvio che siano bufale: capitano sempre in luoghi troppo lontani.

Ci saranno invece blog che posteranno notizie false o contraddittorie per sottintendere la verità. L’anno scorso un blog ha riportato un commento del Presidente: “Quando ho detto che gli Altri pagheranno per il Muro, è quello che ho detto. Gli Altri pagheranno. Non ho detto che mi verseranno un assegno da venti o dieci milioni di dollari”. Abbiamo capito tutti che gli Altri non pagheranno.

Ma che hai?, borbotta mia moglie.

Ti ricordi che oggi è il primo di aprile?, dico, il giorno degli scherzi e delle bugie.

E allora?

Mi ami?, chiedo per gioco.

Ti amo, risponde. Nella semioscurità le sue pupille luccicano. La camera è appena rischiarata dal led notturno in corridoio.

Sei felice?, chiedo. Mi sforzo di disegnare la sua espressione nella massa buia del volto.

Sono molto felice. Sento un vuoto nello stomaco. Tranquillo, mi dico, non è niente.

Penso che ogni giorno ci alziamo, facciamo colazione, andiamo al lavoro, ci vediamo la sera a cena, poi lei guarda i suoi telefilm in salotto e io navigo in internet nello studio. Ci salutiamo con un bacio veloce prima di addormentarci. Se il sabato sera andiamo a cena con gli amici, ci rimane solo la domenica per fare ciò che ci piace: a lei andare visitare musei e mostre d’arte, a me correre in bicicletta.

Staremo sempre assieme?, chiedo.

Per tutta la vita. Le parole sembrano aleggiare nell’oscurità.

Mentre tutto l’anno posso credere a ciò che mi fa più comodo e sposare le notizie di un blog o dei social condivise da tutti, il primo di aprile mi trovo davanti alla nuda falsità.

Rimettiamoci a dormire, propone mia moglie con dolcezza.

Appoggio la testa al cuscino e chiudo gli occhi. Al buio della stanza si sostituisce il buio dentro di me.

Ore 8.00. Devo aver sognato, forse ho parlato nel sonno. Ricordo confusamente di essermi svegliato quand’era ancora notte. Controllo le notizie sullo smartphone. In Brasile, un uomo a letto con la moglie è morto schiacciato da una mucca che ha sfondato il tetto della casa. Assurdo. Il vaccino trivalente MPR può provocare l’autismo come conseguenza di un’infezione prolungata del virus del morbillo nel tratto gastrointestinale. Allora è falso quello che dicono. In una nazione europea le radio devono trasmettere almeno il 40 % di canzoni nella lingua del paese. Bufala, oppure nasconde una verità? Soddisfatto, mi alzo, faccio colazione con mia moglie e andiamo al lavoro.